
Inter e Milan, il derby è sempre il derby, ma raramente le due squadre ci sono arrivate con motivazioni così diverse. L’Inter approccia la sfida con altri pensieri più urgenti, mentre la Coppa Italia sembra quasi un ingombro in un calendario tremendo. Il Milan, invece, ci si aggrappa come all’ultima speranza di salvare la stagione e raggiungere le Coppe l’anno prossimo: sfuggita la Champions, i rossoneri cercano almeno l’Europa League.
Oggi è il grande giorno 😍
— Mediaset Infinity (@MedInfinityIT) April 23, 2025
Il Derby della Madonnina vale una finale: Inter e Milan si giocano tutto 🔥
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Simone Inzaghi ha deciso di giocarsi tutto su tutti i fronti, ed è una scelta rischiosa. La squadra è stanca, e a Bologna si è visto, e anche priva di qualche giocatore importante. Il sogno dell’Inter passa anche da questa sera, ma spendere troppe energie potrebbe risultare un grave errore nella gestione del finale di stagione.
La Coppa Italia non è una priorità, ma può essere carburante per il morale e per vivere fino in fondo un sogno costruito tra le notti europee e il cammino in campionato. Uscire contro il Milan non sarebbe una catastrofe, ma potrebbe riflettersi sul morale di una truppa esausta. Dopo la sberla di Bologna, un’altra caduta toglierebbe sicurezze ai nerazzurri.

Il tecnico interista, in questa ottica, manderà in campo Lautaro Martinez, che pure in queste settimane è stato spremuto come un limone, mentre Marcus Thuram resta ai box. Accanto a lui, Arna, Taremi o Correa? Il primo è ormai un oggetto misterioso. Il secondo arriva dalla pessima prova di Bologna. Ma alla fine giocherà Correa, perché Inzaghi vuole conservare Arnautovic per la gara con la Roma, segno che la priorità in ogni caso è al campionato.
Dall’altra parte del Naviglio, i rossoneri arrivano a questo appuntamento con le ossa rotte. Noni in classifica, fuori da tutto quello che conta. Un’eventuale eliminazione sarebbe la pietra tombale su una stagione che ha visto il Milan inciampare troppe volte.
La Coppa Italia, da obiettivo marginale, è diventata l’unico salvagente possibile. Un cerotto per i tifosi e un’opportunità per Sergio Conceiçao, che potrebbe salutare con la faccia di chi dice: “Io, in fondo, ho fatto il mio”. E per questo sta preparando questa partita con un’attenzione assoluta. Se l’Inter deve decidere chi far riposare, il Milan schiererà tutti gli uomini migliori.
Il quinto derby stagionale sarà anche il primo in cui i moduli si specchiano: 3-5-2 per l’Inter, 3-4-3 per il Milan. Però Conceiçao, reduce dal naufragio pasquale con l’Atalanta, potrebbe perfino rivedere i piani e tornare alla difesa a quattro, quella che gli ha garantito i risultati migliori nei precedenti incroci stagionali.

Il centrocampo sarà il cuore del duello: 3 contro 2 per i nerazzurri, con Pulisic costretto a rincorrere, mentre Leao se ne starà probabilmente defilato, come il suo solito. I numeri parlano chiaro: l’Inter ha subito 41 gol in 50 partite, il Milan 57 in 48. Sommer è stato una muraglia, Martinez si è fatto trovare pronto in Coppa. Ma attenzione: l’Inter, nei derby stagionali, ha già incassato sette gol dai rossoneri. Non pochi. Segno che quando vede il Diavolo, la squadra di Inzaghi si distrae.
Il Milan deve aggrapparsi alla consapevolezza che nessuno, fra gli uomini di Inzaghi, privilegia la Coppa Italia. E può contare su un Abraham in crescita e un Pulisic ispirato, che hanno già punito i cugini due volte a testa. Le squadre camminano su un crinale, ma con prospettive opposte: per l’Inter, è la linea sottile fra il successo e il grande rimpianto; per il Milan, è quello che separa la disfatta da una consolazione effimera.
Non sarà solo una semifinale. Sarà una resa dei conti. Il Milan può rovinare in parte i sogni dell’Inter. L’Inter gioca per l’orgoglio che una stracittadina richiede e per non farsi sfuggire alcuna opportunità. Il derby, stasera, è una prova di forza e di nervi. Fra chi vuole tutto e chi ha già perso quasi tutto.
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