
L’addio era nell’aria, ora è ufficiale: Benjamin Pavard lascia l’Inter e si trasferisce all’Olympique Marsiglia con la formula del prestito e diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. Il difensore francese, arrivato dal Bayern Monaco tra grandi aspettative, chiude così la sua avventura nerazzurra, segnata da qualche infortunio e da rapporti ultimamente non idilliaci con l’ambiente.
Pavard al Marsiglia, Akanji all'Inter.
— Raffaele Caruso (@raffaelecaru) September 1, 2025
Impatto negativo per circa 4,7 milioni di euro sui conti 2025/26 dell’Inter @CalcioFinanza ⚫🔵 pic.twitter.com/1DVJZ3wTr4
Il via libera definitivo all’operazione è arrivato dopo che l’Inter ha chiuso per Manuel Akanji dal Manchester City. Il difensore svizzero era un obiettivo concreto già da giorni e il club nerazzurro ha deciso di puntare su di lui per dare solidità e duttilità al reparto arretrato. Una volta assicurato Akanji, Cristian Chivu ha ritenuto possibile rinunciare a Pavard, che non era più considerato inamovibile.
La trattativa per Pavard, come rivelato da Alfredo Pedullà e da Luca Bianchin de La Gazzetta dello Sport, si era progressivamente sbloccata nelle ultime ore. L’Olympique Marsiglia ha insistito fino a trovare la formula giusta: prestito oneroso con diritto di riscatto a cifre accessibili, per portare alla corte di Roberto De Zerbi un campione del mondo con grande esperienza internazionale.
Il rapporto tra Pavard e l’Inter non era più quello dei primi mesi. A incidere non solo i guai fisici che ne hanno limitato il rendimento, ma anche qualche episodio discusso, come la famosa partita di padel giocata mentre era fermo per infortunio, che aveva fatto storcere il naso alla dirigenza e allo staff tecnico. Da quel momento, secondo ambienti vicini alla squadra, qualcosa si sarebbe incrinato, rendendo meno salda la posizione del francese all’interno del gruppo.
Per Pavard si apre ora una nuova sfida. Dopo Bundesliga e Serie A, il difensore torna in Ligue 1 per vestire la maglia dell’OM, club ambizioso che con De Zerbi punta a dare battaglia in campionato e in Europa. Per il francese è anche un ritorno alle origini: giocare in patria può ridargli motivazioni e continuità, qualità che negli ultimi mesi all’Inter erano mancate.
L’Inter, dal canto suo, archivia così un’operazione che consente di riequilibrare il pacchetto difensivo, con Akanji pronto a offrire affidabilità e capacità di giocare in più ruoli. Una scelta tecnica che chiude senza troppi rimpianti un capitolo durato due stagioni.
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