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Ilaria Sula, la rivelazione di Mark: “Cosa è successo quella sera”

Ilaria Sula, cosa non torna nel racconto di Mark

Interrogata per oltre quattro ore, Nors Manlapaz ha dichiarato che stava dormendo e di essersi accorta della presenza di Ilaria solo la mattina del 26 marzo. «Ho visto due tazze di caffè. Li ho sentiti discutere, poi più nulla. Quando ho aperto la porta, ho visto la ragazza morta e sono svenuta», ha detto agli inquirenti. Dopo il presunto svenimento, la donna avrebbe lasciato l’appartamento «per prendere aria», salvo poi tornare e aiutare il figlio a ripulire la scena del crimine. Ma la candeggina non è bastata a cancellare le prove: stracci intrisi di sangue sono stati ritrovati, così come residui ematici negli scarichi del bagno. (continua a leggere dopo le foto)

Elemento da chiarire è anche l’orario del femminicidio

Un altro elemento ancora da chiarire riguarda l’orario del femminicidio. Mark sostiene di aver colpito Ilaria la mattina del 26 marzo, mentre le portava la colazione in camera. Ma la giovane non era in pigiama, bensì vestita. Dunque era già pronta a uscire o è stata uccisa la sera prima, subito dopo essere arrivata in casa? Il 23enne ha anche dichiarato di aver avuto un rapporto sessuale con Ilaria la sera del 25, dopo che lei era andata da lui per restituirgli dei vestiti. I magistrati hanno incaricato il medico legale di verificare in sede autoptica se tale rapporto ci sia effettivamente stato. E non è l’unico punto su cui Mark sembra aver mentito: ha affermato di aver dato più esami alla Sapienza in Architettura, ma risulta ne abbia sostenuto soltanto uno. Infine, restano da verificare gli alibi dei familiari. Il padre di Mark sostiene di essere stato al lavoro nei pressi del Vaticano al momento dell’omicidio. Lo zio, che vive nello stesso stabile, ha detto di essere al lavoro in un negozio sulla Nomentana. Anche le loro versioni sono ora al vaglio degli inquirenti. Il delitto di Ilaria Sula continua a far emergere elementi inquietanti.

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