Parole forti nella registrazione: implicazioni sulla difesa
Uno dei momenti più delicati della serata è stato il servizio dedicato all’avvocato Soldani, ripreso mentre discuteva con una persona non identificata di Massimo Lovati e del generale Garofano. Dalla registrazione emergono espressioni particolarmente dure nei confronti di Lovati, alimentando sospetti su rapporti interni e possibili pagamenti in nero tra i legali coinvolti. Fazzo ha commentato: “Dopo questa cosa, sospetto che Lovati, ammesso che abbia ricevuto denaro sottobanco, non sia stato l’unico”. La criminologa Bruzzone ha evidenziato la gravità della situazione, sottolineando la necessità di un chiarimento definitivo. L’inviata Arianna Giunti ha ricostruito la cronologia degli eventi: il 29 settembre, dopo le perquisizioni del 26, Lovati avrebbe ammesso di aver ricevuto pagamenti in contanti, specificando che la somma sarebbe stata ripartita tra lui, Soldani e Grassi.

Il caso Chiara Poggi: nuovi interrogativi sulla dinamica dell’omicidio
Concluso il segmento sulla presunta corruzione, l’attenzione si è spostata sull’omicidio di Chiara Poggi. Milo Infante ha sollevato domande sui dettagli della dinamica, mettendo in dubbio la ricostruzione di un delitto d’impeto: “Come può l’assassino aver agito in modo così violento, aver spostato il corpo e lasciato la scena in soli 23 minuti, senza essere visto e completamente sporco di sangue?”. La consulente Baldi ha confermato che l’autore del reato sarebbe stato inevitabilmente macchiato di sangue, alimentando dubbi sulla possibilità di un rapido cambio d’abiti o lavaggio prima di lasciare l’abitazione. Il conduttore ha evidenziato la mancanza di prove che attestino tali azioni, sottolineando come il tempo a disposizione dell’assassino resti uno degli aspetti più controversi dell’intera vicenda.
Il dibattito si è chiuso ricordando che sul computer di Alberto Stasi, imputato nel processo, non sono mai state individuate tracce di sangue e che, secondo gli accertamenti, non avrebbe interrotto le sue attività quella mattina. Un dettaglio che per alcuni lo scagionerebbe, mentre per altri rappresenta un elemento ancora da chiarire. A distanza di molti anni, il caso di Garlasco continua a sollevare interrogativi, con nuove prove e testimonianze che tengono viva l’attenzione pubblica e giudiziaria sulla ricerca della verità.