x

x

Vai al contenuto

Formula 1, il trionfo di Russel: alla McLaren il mondiale costruttori, Ferrari pessime

Formula 1, George Russell conquista con autorità il Gran Premio di Singapore, chiudendo davanti a Max Verstappen e Lando Norris al termine di una gara tirata, tattica e ricca di colpi di scena. Un successo che riporta la Mercedes al centro della scena e regala alla McLaren il titolo costruttori, mentre la Ferrari si deve accontentare del sesto posto di Charles Leclerc.

Russell ha condotto una gara impeccabile, gestendo con lucidità gomme e ritmo in una pista notoriamente difficile per i sorpassi. Il britannico ha preso il comando fin dai primi giri, ampliando il vantaggio su Verstappen, che non è riuscito a tenere il passo della Mercedes, pur difendendo con esperienza la seconda posizione dagli attacchi di Norris.

Il pilota McLaren, autore di un grande sorpasso su Piastri, ha completato il podio con una prova di solidità che conferma il predominio nel Mondiale piloti e costruttori del team di Woking.

Grande gara anche per Andrea Kimi Antonelli, che ha chiuso quinto con una prova matura e aggressiva, superando Leclerc con una manovra pulita e decisa. Il monegasco, invece, ha faticato per tutto il weekend, complice una Ferrari mai davvero competitiva sul circuito asiatico.

Dopo aver ceduto la posizione a Hamilton e avere poi approfittato dei problemi ai freni del britannico, Charles ha tagliato il traguardo in sesta posizione, lontano dal podio e visibilmente deluso.

La McLaren si conferma regina tra i costruttori, chiudendo matematicamente la corsa al titolo con due gare d’anticipo. Un traguardo meritato, arrivato grazie alla continuità di risultati di Norris e Piastri. Più complicata invece la domenica di Hamilton, penalizzato da problemi ai freni e da un pit stop lento, che lo hanno relegato al settimo posto davanti ad Alonso.

Verstappen non riesce a riaprire la lotta per il Mondiale, ma Singapore ribadisce quanto il livello tecnico e strategico del Circus sia ormai altissimo. Russell, dal canto suo, manda un messaggio al circuito: quando la Mercedes è performante, può ancora far tremare tutti.

Leggi anche: