
Formula 1, la stagione 2024 della Ferrari si è chiusa con il secondo posto nel mondiale costruttori, ma dietro il risultato si nascondeva una tensione rimasta sotto traccia. Ora che ha cambiato casacca, Carlos Sainz rompe il silenzio e svela ciò che sarebbe potuto accadere.
Carlos Sainz ha ricordato il 2024 in Ferrari, sottolineando che avrebbe potuto "incendiare l'ambiente" dopo l'accordo con Lewis Hamilton: "Ma sono stato professionale"
— FormulaPassion.it (@FormulaPassion) July 14, 2025
#F1https://t.co/MHPZou8dTp
Dopo aver lasciato la Rossa per far spazio a Lewis Hamilton, lo spagnolo ha raccontato le difficoltà vissute nel gestire la separazione con professionalità, pur avendo – parole sue – tutte le ragioni per creare scompiglio.
Intervenuto nel podcast High Performance, Sainz ha spiegato: “Un pilota con un grande ego avrebbe potuto fare a pezzi la Ferrari in quell’anno”. Una frase netta, che descrive il bivio in cui si è trovato. “Tutti abbiamo dentro di noi un angelo e un diavolo. Il mio demone mi diceva: ‘Ci sono così tante cose che potresti dire, fare o cambiare’”, ha aggiunto.
Ma alla fine, ha prevalso il senso di responsabilità: “Sono stato professionale, dando assolutamente tutto fino all’ultima gara per questa squadra”. Un comportamento scelto, ha chiarito, “per rispetto di chi nella squadra non aveva colpe per la decisione presa”. Il riferimento è ovviamente all’arrivo di Hamilton, che ha chiuso l’esperienza in rosso del madrileno. (continua dopo la foto)

Ma dalle parole di Sainz emerge anche altro. E anche se il pilota non fa nomi e non rivela i “segreti” e le difficoltà incontrate l’anno scorso, è evidente che a suo parere i problemi esplosi in maniera palese quest’anno erano già presenti nel 2024. E sembra chiaro che Sainz considera la gestione del team come primo responsabile per lo scarso rendimento delle Rosse.
Sainz ha salutato Maranello dopo quattro stagioni e un 2024 chiuso con 9 podi e due vittorie, in Australia e Messico. Ora guida la Williams, in un progetto radicalmente diverso e molto più rischioso. Attualmente occupa la 15ª posizione nel mondiale 2025 con 13 punti. Ma lo spirito è lo stesso: testa bassa e pedalare.
Nessun rimpianto, dunque, per non aver fatto esplodere lo spogliatoio rosso. Solo consapevolezza di aver lasciato una buona immagine, e la voglia di dimostrare, anche altrove, di meritare un volante competitivo.
Leggi anche:
- Pecco Bagnaia, ora la Ducati ha perso la pazienza: “Siamo preoccupati”
- Hamilton shock: “Non riesco nemmeno a esprimere quanto sia difficile”