Filippo Turetta, interrogatorio durato nove ore: ha confessato tutto – Ha parlato a lungo Filippo Turetta davanti al gip. Il 22enne di Vigonovo, in carcere per aver ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, si è sottoposto ad un interrogatorio fiume durato circa nove ore. Il giovane, reo confesso dopo la fuga e l’arresto in Germania, nella giornata di ieri è stato raggiunto nel carcere di Verona dal pm di Venezia Andrea Petroni, titolare del fascicolo di indagine. Il loro colloquio cominciato alle 11 è andato avanti fino a tarda sera. Pause, silenzio e anche continui “non ricordo”. (continua a leggere dopo le foto)
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Filippo Turetta, interrogatorio di nove ore: cosa ha detto al pm
Durante il primo colloquio con i magistrati, Filippo Turetta aveva reso solo dichiarazioni spontanee, confessando il delitto di Giulia Cecchettin e ribadendo quanto aveva già affermato davanti agli agenti della polizia tedesca dopo l’arresto. “Sono affranto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità . Voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata”, aveva detto in seconda battuta il giovane alle forze dell’ordine italiane. (continua a leggere dopo le foto)
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La ricostruzione del delitto di Giulia Cecchettin
Turetta in carcere a Verona con le accuse di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva terminata e sequestro di persona e che, oltre all’occultamento di cadavere, rischia anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà , si è trovato davanti il pm di Venezia Andrea Petroni. Quest’ultimo gli ha contestato tutte le prove raccolte, tra cui i due coltelli trovati e quel nastro adesivo, comprato on line qualche giorno prima e che lui avrebbe usato per chiudere la bocca e legare le mani alla ragazza. La prima aggressione è avvenuta nel parcheggio a Vigonovo, a meno di 200 metri da casa di lei, al ritorno. “Ho perso la testa, mi è scattato qualcosa”, avrebbe ripetuto Turetta in carcere. Nell’interrogatorio fiume, andato avanti dalle 11 fino alle 20, Turetta ha dovuto ricostruire passo passo tutto ciò che è avvenuto quella sera, ma anche nei giorni precedenti e nella settimana di fuga fino in Germania. (continua a leggere dopo le foto)
Filippo Turetta, interrogatorio di nove ore: “Ho perso la testa”
Secondo quanto riferisce l’«Ansa», Turetta avrebbe sostenuto di aver avuto la mente offuscata, una sorta di black out, quando ha capito che Giulia Cecchettin era decisa a chiudere i ponti con lui. L’esame post mortem ha stabilito che la studentessa di Padova ha subito diverse coltellate ed è morta dissanguata subito dopo lite con l’ex fidanzato. Molto dipenderà anche dai risultati delle analisi scientifiche dei Ris dei carabinieri sui reperti collegati al delitto di Giulia.