A “Quarto grado” il diario di Filippo Turetta: cosa scriveva di Giulia Cecchettin
Nella cartella “Psicol” c’è una nota in cui si legge: “Vorrei essere la sua priorità, essere più considerato […] che mi facesse sentire speciale, almeno qualche volta, non succede mai, mi risponda che sono il migliore in qualcosa. Anche solo per lei. Anche quando provo a farglielo dire si opponeva o devia la risposta”. Il concetto era stato espresso dal ragazzo anche durante l’interrogatorio che si è tenuto al carcere di Verona Montorio 19 giorni dopo il delitto. In quell’occasione Turetta disse che Giulia preferiva uscire con le amiche anziché con lui: “Volevo esserci anch’io”, spiegò il ragazzo in quell’occasione. (continua a leggere dopo le foto)
Tra i file del giovane anche l’idea del suicidio: “Sono troppo stanco di vivere”
In “Diario malessere” Filippo Turetta avrebbe scritto: “Mi sembra di star facendo tutto per nulla, senza una ragione e senza voglia. Sto vivendo per inerzia, non ce la faccio più, sono troppo stanco di vivere”. L’idea del suicidio il giovane l’avrebbe confidata anche a Giulia, tanto che la 22enne si sarebbe sforzata di restare in buoni rapporti con l’ex per timore che questi potesse compiere un insano gesto. Ci sono anche altri file, come “Money amore” in cui Turetta era solito annotare i soldi che Giulia gli avrebbe dovuto restituire, oppure “Cose carine per lei”, in cui lui si vantava di iniziative gentili come accompagnarla alla fermata dell’autobus. Un “diario” che veniva aggiornato quasi ogni giorno, come dicevamo: il 4 luglio si legge «è via tutta la sera da ore e mi ignora»; il 31 luglio invece «Mi ha lasciato», accompagnato da tante faccine che piangono. Elementi che rivelano premeditazione? O si può giudicare tale file soltanto come un chiaro segnale di stalking?
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