
La Ferrari dopo il GP di Monaco respira un po’. E c’è una parola che aleggia nei box di Maranello dopo ogni piazzamento, ogni giro veloce, ogni mezza impresa: speranza. Ma la speranza, nel motorsport, è una moneta che si svaluta in fretta se non è convertita in vittorie. E in un’analisi interessante sulla Gazzetta dello Sport, Luigi Perna ha individuato il paletto che deciderà il futuro della stagione.
Secondo il quotidiano tedesco Bild la Ferrari avrebbe cercato il team principal della Red Bull dopo l'avvio tutt'altro che roseo di questa stagione#F1 #Horner #Vasseurhttps://t.co/RsLq0IsZCz
— FormulaPassion.it (@FormulaPassion) May 27, 2025
A Montecarlo Charles Leclerc ha accarezzato la gloria, ma non è riuscito a ripetere il capolavoro vincente dello scorso anno. Nonostante il pilota abbia mostrato un pizzico di delusione, il secondo posto dietro a un superbo Norris ha riacceso i motori dell’ottimismo. ma ora servealtro per non sprecare il miglior risultato stagionale per le Rosse.
E così si arriva a Barcellona, che rappresenterà un punto di non ritorno. Il Gran Premio di Spagna ammetterà repliche: per la Ferrari sarà un giudizio universale in miniatura, un crocevia per capire se la SF-25 avrà ancora voce in capitolo o se sarà giunto il momento di archiviare la stagione e passare direttamente alla voce “2026“. (continua dopo la foto)

Ma qualcosa, ora, potrebbe cambiare. A Barcellona entrerà in vigore la nuova direttiva tecnica sulle ali anteriori, un cambiamento pensato per limitare l’effetto delle soluzioni elastiche tanto care alla McLaren. Una revisione che porta l’eco delle polemiche di Baku 2024, quando le flessibilità sospette permisero ai rivali di guadagnare velocità come con un Drs permanente.
Certo ci si aspettava tutt’altro da questi primi Gran Premi: l’arrivo del sette volte campione Lewis Hamilton aveva risvegliato l’adrenalina nei tifosi. Ma oggi, dopo otto GP, nessuna vittoria, appena due podi e un distacco abissale di 177 punti in classifica il morale è sotto i tacchi. Sono numeri fallimentari, inutile nasconderlo, che fanno pensare più a una rifondazione che a una rimonta.
Ora, con i controlli più rigidi, il Cavallino sogna che le McLaren diventino meno dominanti. Ma attenzione: Andrea Stella e il suo team non sono sprovveduti. La FIA ha annunciato per tempo la modifica e avranno già preso le contromisure. Sarà una partita a+ scacchi ad alta velocità , in cui ognuno cercherà di sfruttare al meglio le possibilità . (continua dopo la foto)

Ed è proprio qui che Frederic Vasseur si gioca il tutto per tutto. Se la Ferrari tornerà competitiva, allora sarà doveroso continuare a sviluppare questa monoposto, spingere fino all’ultima curva dell’ultima gara, come l’anno scorso. Ma se Barcellona darà un altro responso negativo, allora il team principal dovrà avere il coraggio di staccare la spina, concentrare le forze sulla rivoluzione regolamentare del 2026 e dire addio, per ora, ai sogni di gloria.
In Formula 1, come nella vita, c’è un tempo per sognare e un tempo per riconoscere gli errori. E Barcellona, questa volta, rappresenterà per la Ferrari il momento della verità . Dopo aver preso atto di quello che sarà il risultato, Vasseur dovrà decidere se continuare sulla strada attuale o se cambiare rotta per ritrovare, in un futuro che sarà per forza di cose diverso, la via della vittoria.
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