
In 24 ore la Juventus ha cambiato volto al proprio reparto offensivo. Dopo aver perso Kolo Muani, il club bianconero ha speso 70 milioni di euro per portare a Torino Lois Openda (45 milioni con obbligo di riscatto) ed Edon Zhegrova (25 milioni a titolo definitivo), rinforzi che consegnano a Igor Tudor sei soluzioni di alto livello per l’attacco.
#Openda: “Quando ho saputo della #Juventus non ho neppure dormito” https://t.co/B4hzE4kXxJ
— Alfredo Pedullà (@AlfredoPedulla) September 2, 2025
La permanenza di Dusan Vlahovic, che sembrava destinato alla cessione per finanziare il ritorno di Kolo Muani, completa un reparto che può contare su Jonathan David, Yildiz e Conceiçao, oltre ai nuovi arrivi. Tudor avrà così la possibilità di variare assetto tra 3-5-2, 3-4-1-2 e 3-4-2-1, sfruttando Openda anche come seconda punta o falso nueve e Zhegrova come esterno capace di dare equilibrio e qualità. (continua dopo la foto)

La campagna acquisti bianconera, guidata da Damien Comolli con François Modesto, segna una discontinuità netta rispetto al passato: tutti i rinforzi arrivano da campionati esteri. Porto, Lille e Lipsia sono i club che hanno beneficiato degli investimenti juventini, mentre un anno fa la Juve aveva immesso circa 150 milioni nelle casse della Serie A con gli acquisti di Koopmeiners, Nico Gonzalez, Di Gregorio, Kalulu e Cabal.
Questa scelta riflette una filosofia nuova: privilegiare mercati internazionali, sostenuti da un sistema di scouting avanzato, evitando di finanziare direttamente le rivali italiane. Una strategia che molti tifosi approvano, visto il malcontento per il passato esborso verso club di Serie A senza ricevere, a loro giudizio, alcun “trattamento di favore” dal sistema calcistico nazionale. (continua dopo la foto)

Zhegrova, esterno offensivo ex Lille, può giocare largo a destra in un 3-5-2 o inserirsi tra le sotto-punte nel 3-4-1-2 e nel 3-4-2-1, mentre Openda aggiunge velocità e duttilità in avanti. Il duello per il ruolo di riferimento offensivo resta tra Vlahovic e David, ma l’allenatore croato potrà adattare la squadra agli avversari e alle condizioni di forma dei singoli.
Un attacco così profondo e vario, unito a un mercato condotto con metodo, rilancia le ambizioni della Juventus. L’obiettivo è chiaro: tornare subito a lottare per lo scudetto e confermare a gennaio una strategia che rappresenta una vera rottura col passato. Ma con queste premesse, anche in Europa nulla è vietato: anche sognare in grande.
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