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Dopo 40 anni la famiglia Berlusconi lascia il calcio: il Monza ceduto al fondo americano

Il Monza si prepara a voltare pagina. Dopo quasi quarant’anni di presenza nel mondo del calcio, la famiglia Berlusconi esce ufficialmente di scena. A rilevare il club sarà il fondo statunitense Beckett Layne Ventures, guidato dal manager del marketing Brandon Berger, pronto a inaugurare una nuova fase nella storia della società brianzola.

I dettagli dell’operazione

L’accordo, dal valore complessivo di circa 30 milioni di euro, rappresenta una svolta storica per il Monza, che sotto la gestione di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ha conquistato per la prima volta la Serie A. Il closing è atteso nelle prossime ore: conferme arrivano anche dal Comune di Monza, dove è già stato registrato il cambio di controllante per la gestione dello stadio e del centro sportivo.

Per il passaggio di proprietà è stato istituito un veicolo economico italiano, riconosciuto dalla Banca d’Italia, che fungerà da cassaforte per la nuova gestione. In questa prima fase, il Consiglio d’Amministrazione resterà interamente italiano, ma in prospettiva è previsto l’ingresso diretto di Brandon Berger come presidente, con Mauro Baldissoni nel ruolo di amministratore delegato.

Le quote e i prossimi passi

Sul piano finanziario, il fondo americano ha già versato a luglio 3 milioni di euro per l’acquisto del 10% delle quote. Con il closing arriveranno altri 21 milioni, sufficienti per salire all’80% del pacchetto azionario. Il restante 20% rimarrà a Fininvest fino a giugno 2026, quando avverrà il trasferimento definitivo.

Dal capitolo Berlusconi al futuro internazionale

Per il Monza si chiude così il capitolo legato a Silvio Berlusconi, simbolo della storica promozione in Serie A. L’arrivo della Beckett Layne Ventures apre un percorso orientato a consolidare il progetto biancorosso nel massimo campionato e a rafforzarne la dimensione internazionale, con nuovi investimenti e strategie di crescita.

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