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Daybreaker, la moda che trasforma le discoteche in centri fitness

Daybreaker

Discoteche trasformate in centri fitness, luoghi un tempo ipercinetici che diventano invece oasi del modo di vivere lento. E poi, l’allenamento che si svolge di mattina, con un format che prevede prima lo yoga, per un’ora e dalle 6 e poi uno spazio di tempo, fino alle 9, dedicato invece al dancefloor con esibizioni, djset e musica dal vivo. Parliamo del Daybreaker, il party dedicato al benessere risorto dalle ceneri del clubbing. Il neologismo indica coloro i quali vivono il momento di passaggio in cui la notte si esaurisce per lasciare posto all’alba ma non certifica propriamente il sorgere del sole, ed è relativo a un concetto di ‘festa’ che nasce negli Stati Uniti nel 2013 e che ribalta oggi il dogma del vivere notturno.

Daybreaker: la festa e il training rimangono ma si svolgono all’alba

A inventarlo due ragazzi di Brooklyn che per primi hanno pensato di promuovere un modo di vivere la musica e il clubbing privato dalla drug culture e invertito rispetto ai ritmi notturni. La ‘format’ che organizza eventi anche in Europa, come spiega il sito del progetto, è fortemente orientato a promuovere una cultura della salute differente da quella che spesso vige nei club. Ossia un ambiente dove sono bandite le sostanze sintetiche ma è accettata la D.O.S.E., perdonate il gioco di parole ma non è nostro, un mix di dopamina, ossitocina, serotonina e endorfina.

Oggi Daybreaker fa tappa in tutto il mondo e possiede una community molto ampia. Tra gli sponsor nomi prestigiosi come Nike, H&M e Reebok. A Parigi, unica tappa europea, il format è attivo dal 2016. Gli spazi affittati per gli eventi sono discoteche vere e proprie oppure hotel. Il dresscode, è vario. Da quello prettamente dedicato al fitness, con calzoncini e magliette, a quello mescolato con gli estri notturni di paillette, glitter, materiali lucidi e sintetici e talvolta piume. Poi c’è la componente collettiva dell’esercizio, che si sa, moltiplica l’impegno e il piacere.

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Accanto alla formula che si svolge la mattina presto, anche una dedicata all’orario del dopolavoro, dalle 16 alle 20. Forse tutto questo è in fondo solo il segno di un mondo che cambia e di un fascino, quello scatenato dal mondo della notte, che si indebolisce in favore di un nuovo terreno da esplorare: il mattino e la desertificazione delle metropoli nelle ore diurne. A trionfare però è anche il bello dello stare in forma contro l’insonnia che debilita. Per nulla scemi questi guru.

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