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“L’hanno persa, assurdo”. Caos Garlasco, l’annuncio di Infante su Chiara

La scoperta di DNA subungueale: implicazioni investigative

Gli esperti hanno identificato, soprattutto sotto l’unghia del mignolo destro, una significativa quantità di DNA subungueale, segno di un possibile contatto diretto durante una colluttazione. Tuttavia, la mancanza dell’unghia del mignolo sinistro ha impedito ulteriori verifiche. Nei frammenti meglio conservati, riporta Caffeina, sarebbe stato rinvenuto DNA riconducibile ad Andrea Sempio, con un livello di conservazione superiore rispetto agli altri reperti, come illustrato durante la trasmissione televisiva.

Materiale biologico raccolto dalle unghie di Chiara Poggi

Ulteriori criticità nelle indagini di Garlasco

Le anomalie legate alle unghie rappresentano solo una parte delle problematiche emerse. In studio sono stati segnalati anche l’uso di garze e strumenti non sterili e la contaminazione accidentale di alcuni campioni di DNA da parte di un addetto ai rilievi. Questi aspetti, se confermati, rischiano di compromettere la credibilità dell’intera inchiesta.

Reazioni degli esperti: parole di Roberta Bruzzone

La criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta come ospite, ha espresso forte perplessità: “Mi trovo grandemente in imbarazzo a commentare questi fatti. Non esistono giustificazioni logiche a tali errori”. L’esperta ha ricordato che episodi simili si sono verificati anche in altri casi di cronaca nera, come nel delitto Paganelli, dove fu smarrito un reperto fondamentale.

Il simbolo delle falle investigative

La questione delle unghie di Chiara Poggi si configura come emblematica delle criticità che hanno influenzato sin dall’inizio le indagini sul caso Garlasco. Questo dettaglio ancora irrisolto continua a generare domande, rappresentando un nodo essenziale nella ricerca della verità su uno dei più controversi casi di cronaca giudiziaria italiana.

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