Carlo Verdone contro Schlein: “Un’epoca in cui non ci sono eccellenze politiche”, poi parla di Sanremo
Carlo Verdone a “Libero” ha parlato anche del festival di Sanremo. È un suo sogno nel cassetto presentarlo? “In realtà è l’ultima cosa al mondo che vorrei fare. Rifiuterei di farla anche se stessi morendo perché non sarei me stesso. Non ho i trucchi del mestiere che hanno professionisti come Carlo Conti, Bonolis o Amadeus e risulterei finto“. Chi vorrebbe l’attore in un suo festival? “Metto dentro anche i morti però eh! (Ride). Prenderei tutti i migliori italiani, per primo Franco Battiato, poi Lucio Battisti, un giovane Celentano, Mina, Mia Martini, Iva Zanicchi”. (continua a leggere dopo le foto)
Chi vorrebbe ad un suo ipotetico festival
Dei cantanti giovani non gli è venuto in mente nessuno: “Faccio una fatica… Non mi ricordo le canzoni della maggior parte di questi cantanti di oggi. O perché le ascolto con poca attenzione, oppure perché forse mi rimbalzano addosso. Qualcosa di interessante c’è, ma poco perché prevale una sorta di omologazione. E poi basta con questo autotune. È veramente insopportabile e senz’anima”.
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