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Campi Flegrei, l’allarme del geologo Mario Tozzi

Non si ferma lo sciame sismico ai Campi Flegrei. Una nuova scossa di terremoto si è verificata stamattina, mercoledì 22 maggio 2024, come riferito dall’Ingv, attraverso il proprio sito web. L’evento tellurico è stato di magnitudo 3.6 gradi sulla scala Richter e come avvenuto negli scorsi giorni, è stato avvertito in maniera indistinta dalla popolazione locale. Il suo ipocentro, la profondità sotto il livello del mare, è stata molto “bassa”, solo due chilometri, di conseguenza ciò ha acuito i suoi effetti. Fortunatamente nessun danno è stato segnalato. A Procida sono state evacuate le scuole. A lanciare l’allarme però è Mario Tozzi, geologo.

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Campi Flegrei, l’allarme di Mario Tozzi

Il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi in un’intervista al Quotidiano Nazionale conferma che “le scosse sono dovute alla sollecitazione della crosta terrestre, alla spinta dal basso di qualcosa che preme. Che questa cosa che prema siano fluidi idrotermali in testa alla colonna magmatica, cioè caldi, liquidi e gassosi, oppure che sia magma che spinge, non lo sappiamo. E la differenza fra le due ipotesi è importante“. Quando, invece, è il magma a spingere, vuol dire che siamo prossimi a un’eruzione. Ma per quel che ne so è al momento a 5 mila metri e quindi possiamo stare tranquilli”. (continua dopo la foto)

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600mila persone non possono starci

Tozzi spiega che “siamo davanti a una crisi di bradisismo in atto da anni con un sollevamento parecchio pronunciato. I terremoti sono intimamente connessi a questi fatti. Una situazione paragonabile a quella degli anni Ottanta, come tipo di sequenza“. Eppure, il problema secondo Tozzi è più per lo stato dei Campi Flegrei: “È come se migliaia di persone fossero seduti su un supervulcano e invece di tenerlo sotto controllo e attenzionato, che fanno? Ci costruiscono sopra un ospedale, un ippodromo, una base militare, una città da 80mila abitanti. Qualsiasi cosa succede lì è un problema». Una zona che avrebbe dovuto diventare un grande parco naturale è invece è “abitata da 600 mila persone. E ancora c’è gente che continua a venire qui perché è un posto splendido. Quindi non mi venite a raccontare la storia dello Stato malvagio. La verità è che lì non ci dovevano venire ad abitare, la gente non ci doveva stare“. (scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva)