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Bimba rapita a Cosenza, cosa rischia adesso la sua sequestratrice

Bimba rapita a Cosenza, si può parlare di premeditazione

Cosa potrà essere deciso domani? «Al termine dell’udienza, il giudice potrà convalidare il fermo e, se il pubblico ministero ne farà richiesta, potrà essere applicata una misura cautelare (altamente probabile quella della custodia in carcere ma non è esclusa quella degli arresti domiciliari)», ha spiegato a «Fanpage» Valerio de Gioia. Cosa rischiano i due rapitori della piccola Sofia? «Una pena da tre a quindici anni, sempre che venga accertata la complicità del marito che, per quanto è trapelato, sostiene di essere anch’egli vittima del raggiro della donna». (continua a leggere dopo le foto)

Le responsabilità dell’ospedale?

E l’ospedale rischia qualcosa? «Parrebbe essere una responsabilità colposa che potrebbe avere delle ricadute soprattutto sul piano civilistico o disciplinare per coloro che dovevano garantire la sicurezza all’interno del nosocomio». La signora Rosa Vespa aveva finto la gravidanza, elemento questo da non sottovalutare: «Effettivamente siamo in presenza di una pianificazione nel dettaglio della condotta criminosa per un rilevante lasso di tempo nel corso del quale non pare vi è mai stata desistenza dal proposito delittuoso. Si tratta, tuttavia, di una circostanza aggravante confinata al più grave delitto di omicidio volontario», ha spiegato Valerio De Gioia. Possono essere contestate delle aggravanti o altri reati? «La circostanza aggravante è correlata al fatto di aver rapito un minore di anni 14. Alla moglie potrebbe essere contestato anche il reato di sostituzione di persona per essersi presentata come una dipendente dell’ospedale al fine di farsi consegnare il minore», ha concluso De Gioia.

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