Bimba rapita a Cosenza, cosa rischia adesso la sua sequestratrice – Rosa Vespa e suo marito Acqua Moses sono in carcere con l’accusa di sequestro di persona. Sono ritenuti responsabili di aver rapito una neonata, la piccola Sofia, dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza: sarebbe stata la donna a sottrarre la bimba alla madre fingendosi un’infermiera. Ad attenderla fuori il marito. Entrambi poi sono tornati a casa, dove c’erano i parenti ignari di tutto pronti a festeggiare la nascita. Quando i poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione Acqua Moses avrebbe detto di non sapere nulla del “piano” della moglie. Le indagini sono in corso per capire cosa sia accaduto. Ma cosa rischiano i due coniugi? «Fanpage» ha intervistato sul tema Valerio de Gioia, consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma. (continua a leggere dopo le foto)
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Bimba rapita a Cosenza, cosa rischia adesso la sua sequestratrice
Le attenzioni degli investigatori oltre che sulla coppia si concentrano anche sulla clinica Sacro cuore. È stato troppo facile, viene evidenziato, entrare ed uscire con una neonata senza che nessuno intervenisse. Chi doveva sorvegliare le entrate e le uscite soprattutto, specie con neonati al seguito? Quello che per gli investigatori è certo è che Sofia è stata una “vittima casuale” e che “nessun contatto” è emerso “tra la famiglia della piccola e i coniugi fermati” e che, come ha sottolineato il questore Giuseppe Cannizzaro, a Cosenza “non c’è qualcuno che rapisce bambini”. Sarebbe stato un episodio isolato. Ma cosa rischiano Rosa Vespa e il marito? Qual è l’accusa? (continua a leggere dopo le foto)
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Bimba rapita a Cosenza, cosa rischia Rosa Vespa? E il marito? Di che reato parliamo?
Valerio de Gioia, consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma, a «Fanpage», ha spiegato che si tratta di «sequestro di persona. Nel corso dell’udienza di convalida del fermo di indiziati di delitto, che verrà celebrata domani, ai due verrà verosimilmente contestato il concorso nel delitto di sequestro di persona di un minore».
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