
Jannik Sinner, curiosità è la parola che più di ogni altra accompagna il ritorno in campo del fuoriclasse azzurro. La curiosità di tutti noi, che lo abbiamo visto dominare nel 2024 con due Slam vinti e la conquista della posizione di numero uno del mondo, è anche quella del ragazzo stesso. Dopo tre mesi di stop forzato, anche lui è curioso di vedere come sarà tornare sui campi a giocare tornei.
#Bertolucci: #Sinner avrà bisogno di un po' di tempo. Ma è già più sereno" Roma ed Amburgo per ritrovare l'agonismo. È giusto che il #RolandGarros rappresenti l’obiettivo più importante di questa parte di stagione pic.twitter.com/cN0FHOwMSv
— I fatti nostri (@Infofatti) May 6, 2025
Sinner si è presentato agli Internazionali d’Italia sorridente e sereno, come non lo vedevamo da tempo. Il caso doping lo ha sottoposto a una pressione enorme, ma ora che quella storia è chiusa, Jannik ha ritrovato la tranquillità che gli mancava. Ed è stato Paolo Bertolucci, indimenticato campione e compagno di doppio di Panatta, a dire come ha visto Jannik e che cosa si aspetta da lui adesso.
“È giusto che il Roland Garros rappresenti l’obiettivo più importante di questa parte di stagione”. Così Bertolucci, oggi fine osservatore del tennis mondiale, introduce il ritorno in campo di Sinner. “Ora la parola chiave è curiosità: la nostra, per capire come il più forte giocatore del mondo ha superato i tre mesi più difficili della sua vita. La sua, per scoprire il livello attuale nel confronto ritrovato con gli avversari“. (continua dopo la foto)

Un confronto che, come sottolinea Bertolucci, per lungo tempo lo ha visto partire in vantaggio: il dominio messo in mostra da Sinner nell’ultimo anno è stato indiscutibile. Ma è l’immagine di Jannik agli Internazionali d’Italia ad avere colpito tutti: sorridente, disteso, con un volto nuovo, quasi alleggerito dal peso che l’ha schiacciato da marzo in poi.
“Non avere più a che fare con il macigno del caso doping gli ha restituito una serenità da tempo sconosciuta“, spiega Bertolucci, che ha seguito da vicino le vicende del numero uno del mondo. Ma questo Sinner “nuovo” non ha bisogno di proclami. E infatti, osserva l’ex campione, “non ci si poteva aspettare che si lasciasse andare a dichiarazioni roboanti“.
Questo perché Jannik è il primo a sapere quanto sia unica, e delicata, la sua situazione. Non è semplice stare fermo così a lungo senza infortunio, per motivi estranei al gioco. Eppure, proprio questa pausa potrebbe rivelarsi, paradossalmente, una benedizione. “L’assenza potrà avere un effetto balsamico sul rientro. Per sua stessa ammissione, Jannik aveva bisogno di una pausa rigeneratrice“, afferma Bertolucci.
Il programma messo a punto dal suo team è stato preciso, calibrato, puntuale. “Il mese iniziale senza toccare la racchetta, la scelta di non guardare tennis fino a Madrid, l’inizio soft della preparazione… Gli sono serviti per disintossicarsi“. (continua dopo la foto)

Ora la fase due: ritrovare il feeling con la racchetta, con il ritmo partita, con l’agonismo feroce che lo ha portato fino al numero 1 del ranking Atp. “Roma ed eventualmente Amburgo“, dice Bertolucci, “gli dovranno consentire di recuperare il feeling, pensando a una partita per volta“.
C’è chi teme che Sinner possa essersi “allontanato” dal tennis, dopo aver vissuto mesi da spettatore del mondo. Ma Bertolucci rassicura tutti: “Non deve spaventare il timore che la scoperta di un altro mondo ci restituisca un campione confuso”. Non è così: l’ex compagno di doppio di Panatta non ha dubbi. Jannik è concentrato e convinto, non ha lasciato nulla al caso.
Il nostro campione ha 23 anni, un talento smisurato, una testa fuori dal comune. E soprattutto ha una missione che lui stesso si è dato: tornare a vincere Slam, molti Slam. “Ha l’età, l’intelligenza e la fame per aggredirli di nuovo tutti. E a fine carriera, quando li conterà probabilmente dovrà andare in doppia cifra“.
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