
L’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti è nei guai. Il fisco spagnolo lo ha accusato di frode fiscale per oltre un milione di euro, in relazione ai diritti d’immagine percepiti nel 2014 e nel 2015. Il processo si terrà mercoledì prossimo, e per Ancelotti si prospetta una battaglia legale che potrebbe avere gravi ripercussioni, con la Procura che ha richiesto quattro anni e nove mesi di reclusione.
#Ancelotti, l'incredibile accusa dalla Spagna: rischia quasi 5 anni di carcerehttps://t.co/mQ690RUxm6
— Forzaroma.info (@forzaroma) March 28, 2025
La questione riguarda i ricavi derivanti dai diritti d’immagine, un aspetto molto delicato per le star del calcio mondiale. Il fisco spagnolo contesta ad Ancelotti di non aver dichiarato correttamente i guadagni ricevuti in quegli anni, quando era alla guida del Real Madrid. In particolare, l’accusa sostiene che Ancelotti abbia evaso 1.062.079 euro: 386.361 euro nel 2014 e 675.718 euro nel 2015.
Questi proventi sarebbero derivati da un accordo sui diritti d’immagine stipulato con il club madrileno, oltre ad altri ricavi esterni, tra cui quelli provenienti dagli immobili. È una vicenda che risale a più di dieci anni fa, ma oggi potrebbe costare molto cara. La richiesta di una pena detentiva di quasi cinque anni sottolinea la serietà delle accuse, qualora fossero confermate.
Ancelotti ha ribadito la propria innocenza e ha parlato di una possibile interpretazione errata della sua residenza fiscale. Secondo il Misteri, la Procura spagnola lo considerava residente in Spagna nel 2015, quando in realtà non lo era.
“Ho già pagato la multa, i soldi sono già sulla scrivania della procura. Gli avvocati stanno parlando per trovare una soluzione. Sono convinto di essere innocente”, ha dichiarato il tecnico. La difesa si concentrerà proprio su questo punto, ossia sulla sua non residenza fiscale in Spagna nel periodo contestato.
Ancelotti, la speranza di una sentenza clemente
Questo processo non riguarda solo Ancelotti, ma anche il tema dei rapporti generali fra calcio e fisco. Le alte cariche del mondo sportivo, come i calciatori e gli allenatori di fama internazionale, sono spesso oggetto di indagini fiscali. Il caso di Ancelotti solleva una questione che riguarda tanti professionisti: in che misura i guadagni derivanti dai diritti d’immagine debbano essere considerati parte integrante del reddito dichiarato e soggetto a tassazione?
Se le accuse dovessero essere confermate, la sentenza rappresenterebbe un precedente importante, non solo per Ancelotti ma per altri calciatori e allenatori che, in un mondo dove i guadagni derivanti dai diritti d’immagine sono enormi, potrebbero trovarsi nella stessa situazione.
Ora Ancelotti dovrà aspettare la decisione del giudice. In caso di condanna, rischia di passare un periodo in carcere, ma, vista la disponibilità a risolvere la situazione e la sua storia, è probabile che la sua difesa cerchi di ottenere una riduzione della pena.
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