
Milan, Sergio Conceição lo sa bene: il derby di Coppa Italia non può salvare la stagione, ma può renderla più degna di essere ricordata. Alla vigilia della semifinale contro l’Inter, il tecnico dei rossoneri parte dalle fondamenta: “Il derby è una partita importantissima per tutti, per chi lavora a Milanello, per i tifosi. I grandi club provano ad arrivare fino in fondo e noi abbiamo questa possibilità. Per il Milan dev’essere normale arrivare in finale”.
Sergio Conceição in conferenza prima di Inter-Milan:
— ACMilanInside.it (@ACMilanInside_) April 22, 2025
"L’Inter ha una rosa di qualità, ma sarà un Milan molto competitivo e con grande fiducia!"
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Una dichiarazione che è anche una richiesta implicita alla squadra: mentalità da big, anche in un anno complicato. Perché il nono posto in campionato e l’eliminazione dai playoff di Champions restano macchie che nessun trofeo può cancellare. Ma la Coppa Italia è lì, ed è l’unico obiettivo ancora raggiungibile.
Conceição, come sempre, non si sbottona sul modulo: “Anche con altri sistemi, abbiamo aggiunto un uomo alla linea difensiva”. Il messaggio è chiaro: flessibilità e pragmatismo, non estetica. E quando gli chiedono se il possibile triplete dell’Inter sia uno stimolo in più, la risposta è secca: “No, non lo è”. Come a dire: pensiamo solo a noi.
La formazione sarà simile a quella vista contro Udinese e Atalanta. Potrebbe tornare Walker dal primo minuto, dopo essersi allenato con il gruppo. Anche Loftus-Cheek sarà a disposizione, ma più difficile vederlo titolare. Spazio possibile per Abraham, mentre a centrocampo si potrebbe rivedere la coppia Reijnders-Fofana. Su questo, però, il tecnico frena: “Sono giocatori straordinari, ma non si deve puntare il dito su una coppia: serve equilibrio in mezzo”.
Sul reparto offensivo, Conceição è lapidario: “Gimenez? Non è il primo, secondo o terzo attaccante in gerarchia. È la forma che conta. E poi, chi entra dopo è ancora più fondamentale”. Tradotto: gioca chi sta meglio, e i cambi sono decisivi quanto i titolari. Un messaggio ai “panchinari” di lusso, che potrebbero diventare uomini chiave nei momenti caldi.
Milan, Conceicao: “Parlerò a fine stagione”
Tra tattica e tensioni, c’è spazio anche per un ricordo personale. Alla notizia della scomparsa di Papa Francesco, Conceição si lascia andare a parole intense: “Sono praticante, vado a Messa ogni giorno alle 18.30 in centro a Milano, come ho fatto per tutta la vita. Ci mancherà”. Un passaggio autentico, umano, che racconta un lato poco conosciuto del tecnico portoghese.
La conferenza stampa si chiude con una risposta che lascia aperte molte interpretazioni. Alla domanda su un suo bilancio personale, Conceição prende tempo: “Parlerò a fine stagione di tutto quello che sono stati questi sei mesi di lavoro”. Un modo elegante per far capire che c’è molto da dire. E, forse, qualche sassolino da togliersi. Nel frattempo, però, c’è un derby da giocare. E una Coppa che può ridare dignità e significato a un’annata in salita.
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