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Inter e Fiorentina si affrontano al Meazza quattro giorni dopo il clamoroso 3-0 del Franchi. I nerazzurri vogliono provare a sfruttare il mezzo passo falso del Napoli in casa con l’Udinese, mentre i Viola cercano la conferma dell’ottima prestazione di qualche giorno fa. Sin dai primi minuti è tutta un’altra Inter, con Inzaghi scatenato in panchina e i giocatori che si vogliono riscattare.
FT: Inter 2-1 Fiorentina.
— TheEuropeanLad (@TheEuropeanLad) February 10, 2025
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Nerazzurri a testa bassa in avanti nei primi minuti. Al 2′ un tiro di Lautaro finisce fuori di pochissimo, all’8′ Calhanoglu da fuori impegna De Gea. Ma il capolavoro lo fa Barella al 13′, con una stupenda rovesciata che termina a lato di un niente. Se avesse segnato sarebbe venuto giù lo stadio, ma resta un gesto tecnico eccezionale. Al 19′ Carlos Augusto si avventa su un cross che ha attraversato tutta l’area e colpisce il palo esterno.
Non è fortunata l’Inter, perché al 25′ Lautaro di testa coglie una clamorosa traversa. Un minuto dopo Thuram è costretto a uscire, sembra per una botta alla caviglia. Entra Arnautovic. La gara per ora è a senso unico, anche se molto intensa, ma nel finale di primo tempo sale in cattedra la terna arbitrale insieme al Var. E si aggiungono nuove polemiche a un week end che ne aveva registrate già abbastanza.
Così, l’Inter va in vantaggio al 29′ con un autogol di Pongracic su un corner che, però, nasce da una clamorosa svista del guardalinee, che non si accorge che la palla sul cross precedente di Bastoni era uscita nettamente sul fondo. Grandi proteste, più che giustificate, della panchina viola. Per la dinamica non può intervenire il Var, e ci sarebbe da discutere anche su queste regole.
Al 31′ Arnautovic sfiora il raddoppio con un bel diagonale che De Gea respinge con i piedi. Al 40′ il secondo, contestatissimo episodio: Gosens va a colpire di testa su un cross lungo, sovrasta Darmian e schiaccia verso il basso un pallone innocuo, che però va a colpire il braccio del difensore nerazzurro. Il movimento sembra congruo e la palla arriva forte e da vicino, non sembrano esserci gli estremi per un calcio di rigore ma il Var chiama La Penna a rivedere sullo schermo.
L’arbitro a quel punto cambia la decisione di campo, che ai più era parsa corretta, e concede un rigore alla Fiorentina che sa tanto di compensazione: sul dischetto va Mandragora che spiazza Sommer e fa 1-1. Al termine del primo tempo grandi fischi dagli spalti, più che altro perché l’Inter avrebbe meritato di essere in vantaggio, ma alla fine due decisioni arbitrali a dir poco discutibili determinano il risultato.
L’Inter vince con merito e si porta a -1 dal Napoli
A inizio ripresa riprende il monologo dell’Inter, che ha sostituito Calhanoglu, ammonito, con un ottimo Zielinski. Al 50′ Lautaro calcia alto dal limite, mentre al 52′ arriva il gol del vantaggio: a segnarlo è Marco Arnautovic, con un imperioso stacco di testa su un bell’assist di Carlos Augusto. Pochi minuti più tardi Barella, il migliore insieme a Lautaro, sfiora il terzo gol con una punizione che esce davvero di poco sulla destra di De Gea.
Paladino inserisce Zaniolo e Folorunsho nel tentativo di recuperare e alza il suo baricentro. La pressione viola spaventa un po’ i nerazzurri, ma non produce vere occasioni da rete. L’unica sarebbe con un colpo di testa di Kean parato da Sommer, ma il centravanti viola era partito in fuorigioco. L’Inter invece riesce a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Lautaro e con un bel diagonale di Zalewski deviato in angolo da De Gea.
Nel finale i nerazzurri sono in controllo e gli attacchi della Fiorentina non pungono. Dopo 4′ di recupero La Penna fischia la fine, Simone Inzaghi e i suoi esultano scaricando la tensione accumulata per le polemiche e le critiche dei giorni scorsi. L’Inter vince con pieno merito e si riporta a un solo punto dal Napoli. Il campionato è più bello e combattuto che mai, con l’Atalanta che non molla e sulla carta ha un calendario più semplice rispetto alle prime due.
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