Giovanna Pedretti, le ore prima della morte: il retroscena choc – La morte di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano trovata senza vita domenica scorsa nel Lambro dopo le violente polemiche seguite ad una recensione online accusata di essere un fake, è avvenuta con buona probabilità per annegamento. Almeno questo è quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia, che si è svolta nel pomeriggio di ieri, mercoledì 17 gennaio 2024, nell’Istituto di Medicina Legale di Pavia. La signora, il giorno prima del decesso, era stata convocata dai carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano come “potenziale vittima” del reato di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa” in relazione alla recensione pubblicata su Google. (continua a leggere dopo le foto)
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Giovanna Pedretti, le ore prima della morte: il retroscena
I carabinieri stanno cercando il presunto autore della recensione omofoba e anti disabili che la signora Giovanna Pedretti sosteneva fosse stata pubblicata ad aprile scorso e poi cancellata. Fondamentali per le indagini si potrebbero rivelare anche le testimonianze di alcuni amici: a detta loro la vittima si sarebbe sentita “tradita”. Per il marito Aniello D’Avino la ristoratrice era ossessionata dai commenti negativi. Le indagini vanno avanti, anche perché le forze dell’ordine sono convinte che l’autore della recensione esista davvero. Si porranno sotto la lente di ingrandimento gli scontrini emessi dal ristorante di Giovanna Pedretti, ma anche i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza. Nelle ultime ore è emerso anche che, durante la sua testimonianza rilasciata in caserma il giorno prima di morire, la donna si sarebbe mostrata particolarmente sofferente. (continua a leggere dopo le foto)
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Le indagini vanno avanti: si cerca l’autore della recensione
“Se quest’uomo esiste, ne sono convinti i carabinieri, sarà possibile ritrovarlo con le indagini. Quelle sugli scontrini delle ultime serate in pizzeria. E quelle su video e filmati delle telecamere di sorveglianza, che potrebbero far ritrovare la presunta persona di cui però Pedretti non era riuscita a dare una descrizione fisica. Alla procura servirà tempo per l’analisi di pc, tablet e smartphone. Così come Google, se lo farà, ci metterà comunque tempo a fornire una certezza sulla presenza della recensione ormai cancellata”, scrive “Open” in un articolo con gli ultimi aggiornamenti dedicati al caso. La Procura di Lodi, intanto, ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio in relazione alla scomparsa della ristoratrice. E via via, come dicevamo, spuntano le testimonianze di chi la conosceva bene. (continua a leggere dopo le foto)
Giovanna Pedretti, le ore prima della morte: cosa è emerso
In riferimento alla bufera sui social, chi le voleva bene parla di “un’onda anomala”, che non le avrebbe lasciato scampo. La signora Giovanna Pedretti, come riferisce sempre «Open» avrebbe risentito particolarmente del pressing iniziato con la telefonata di Lorenzo Biagiarelli, compagno di Selvaggia Lucarelli, e proseguito con il servizio del Tg3 firmato da Jari Pilati in cui il giornalista le faceva notare le incongruenze grafiche della recensione. A lui la vittima aveva replicato così: «Non ho una risposta da darti, guardami negli occhi». «La Repubblica» ha raccolto le parole di amici e conoscenti: «È come se si fosse sentita tradita anche da chi conosceva e non solo dall’odio social di sconosciuti», riporta un’amica dell’adolescenza. Un’altra ha puntato il dito contro «gli sputasentenze in paese». Ma chi ha tradito Giovanna Pedretti? «Era una donna solare e forte», ripetono gli amici. Nel cuore portava però un dolore, la morte del fratello Stefano, che si è tolto la vita 13 anni prima nel suo autolavaggio. Una tragedia mai superata.