x

x

Vai al contenuto

Ecco come Chivu ha cambiato l’Inter: fra turnover e la difesa “mutante”

L’Inter ha ripreso a marciare tra Serie A e Champions League: quarta vittoria consecutiva e porta ancora inviolata contro lo Slavia Praga. Si conferma il momento positivo della squadra guidata da Cristian Chivu. Dopo le sei reti subite contro Udinese e Juventus, la retroguardia nerazzurra ha trovato equilibrio, concedendo solo un gol in quattro partite.

La ThuLa ha brillato contro lo Slavia Praga, con Lautaro implacabile sotto porta e il francese in versione assistman, mentre il turnover applicato da Chivu si è rivelato un’arma vincente. Il punto di forza di questa Inter è proprio la gestione della rosa. Chivu non ha rivoluzionato il gioco, ma sta apportando alcuni cambiamenti graduali che la squadra comincia ad assorbire.

Pio Esposito e Bonny, soprattutto il primo, hanno dato un contributo importante, così come Sucic a centrocampo. Il turnover evita sovraccarichi ai titolarissimi e permette a chi parte dietro nelle gerarchie di trovare il ritmo partita. La difesa, in particolare, ha mostrato solidità: Chivu ha cambiato la retroguardia in tutte le ultime partite, portiere incluso, e ha collezionato dodici punti complessivi tra campionato e Champions. (continua dopo la foto)

Akanji, Bastoni, Acerbi, De Vrij e Carlos Augusto hanno garantito sicurezza a un reparto che era partito malissimo in campionato. Un po’ meno positivo Bisseck, che ieri ha giocato un tempo solo rimediando un’ammonizione evitabile. Martinez, invece, è stato schierato al posto di Sommer in due gare di campionato ed è parso più che affidabile. I risultati parlano chiaro: un solo gol subito in tre partite e tre clean sheet, con entrambi i portieri protagonisti.

La difesa finalmente ha mostrato compattezza: Akanji gestisce il lato destro con esperienza, Acerbi e De Vrij si alternano nella loro posizione naturale, mentre Carlos Augusto si conferma jolly capace di offrire soluzioni diverse. Bastoni continua a fornire assist decisivi, contribuendo non solo a non prendere gol, ma anche alla manovra offensiva.

La strategia dell’Inter di Chivu è pensata con equilibrio: costruzione dal basso in sicurezza, possibilità di lanci per le punte, pressing alto e attacchi sia laterali, sia verticali. Gli esterni sono stati ruotati, con Luis Henrique (a Cagliari) e Carlos che hanno dato respiro a Dumfries e Dimarco, mentre Pio Esposito ha trovato il primo gol in Serie A con un assist confezionato proprio dal terzino azzurro. (continua dopo la foto)

Per ora, i punti interrogativi in difesa e a centrocampo vengono più che altro dai nuovi acquisti. Se Sucic è gia inserito bene e gioca con continuità, lo stesso non si può dire del terzino francese e di Diouf. Henrique ha mostrato qualche lampo ma è parso timido da un punto di vista caratteriale, si spera che si sblocchi. il centrocampista invece non è ancora mai entrato nelle rotazioni del tecnico.

Chivu sta dimostrando che il turnover può funzionare, senza per questo sacrificare qualità e risultati. La squadra mantiene equilibrio in difesa, brillantezza in attacco e fa ruotare gli effettivi: elementi che potrebbero rivelarsi decisivi per affrontare un calendario fitto tra campionato e Champions League.

Anche se, ovviamente, a fare da termometro delle ambizioni saranno le due trasferte consecutive con la Roma di Gasperini e il Napoli di Conte. Lì si vedrà se questa Inter ha davvero trovato il suo equilibrio e se ha la forza per puntare in alto.

Leggi anche:

Argomenti