x

x

Vai al contenuto

Mattia Zanotti: il terzino destro cresciuto nell’Inter che ora piace a mezza Serie A

Mattia Zanotti

Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, Mattia Zanotti è uno di quei profili che attirano l’attenzione senza clamore, ma con costanza. Classe 2003, terzino destro moderno e affidabile, ha mostrato qualità tecniche, intelligenza tattica e grande applicazione durante la stagione appena conclusa con la maglia del St. Gallen, in Svizzera, dove ha giocato in prestito. Un’annata che gli è servita per accumulare minuti, esperienza internazionale. Con il trasferimento al Lugano Zanotti ha conquistato le attenzioni di molti club di Serie A: Fiorentina, Torino, Cagliari e Bologna hanno chiesto informazioni, convinti che Zanotti possa rappresentare una soluzione concreta e futuribile sulla fascia destra. Dopo anni di lavoro silenzioso, potrebbe finalmente essere arrivato il momento per il terzino di prendersi la scena. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Mattia Zanotti
(Foto di Tullio Puglia – UEFA/UEFA via Getty Images)

Le origini e l’esordio con l’Inter

Mattia Zanotti, classe 2003, è nato a Lonato del Garda e cresciuto nel settore giovanile della Virtus Feralpi Lonato. E’ approdato al Brescia nel 2011 prima di compiere il grande salto nell’estate del 2017, quando l’Inter lo ha inserito nel proprio settore giovanile. Da subito aggregato all’Under 15, con cui conquista il titolo nazionale segnando anche un gol in finale contro la Juventus, Zanotti ha saputo imporsi per duttilità e intelligenza tattica, ricoprendo ruoli diversi: esterno, terzino, e persino mezz’ala.

Cresciuto tecnicamente sotto la guida di Armando Madonna e successivamente con Christian Chivu in Primavera, si è guadagnato la stima dell’ambiente nerazzurro fino ad arrivare, nel 2021, al debutto tra i professionisti. Il 12 dicembre, in un San Siro festante durante un netto 4-0 al Cagliari, Simone Inzaghi l’ha inserito all’83°, al posto di Perisic. Nonostante l’emozione, il giovane è entrato con determinazione, sfiorando anche il suo primo assist: un destro calibrato per Sanchez che, però, si stampa sulla traversa. Nel post-gara, le sue parole sono piene di gratitudine e consapevolezza, dedicate alla famiglia e a tutti coloro che l’hanno accompagnato nel cammino. Il suo esordio in Serie A, a 18 anni, ha dunque segnato l’inizio del suo percorso.

La Svizzera

Dopo una stagione in prestito al San Gallo, conclusa con l’accesso ai preliminari di Conference League e la prima rete da professionista contro il Grasshoppers, Mattia Zanotti ha compiuto un ulteriore passo in avanti nella sua carriera trasferendosi al Lugano nell’estate 2024. L’operazione, chiusa per circa 2 milioni di euro più bonus e con percentuale sulla futura rivendita, ha sancito il definitivo approdo del terzino italiano nel calcio elvetico. Al Lugano, Zanotti ha firmato un contratto quadriennale e ha subito conquistato la fiducia dello staff tecnico, partendo titolare nell’andata del secondo turno preliminare di Champions League contro il Fenerbahçe.

Nonostante la sconfitta per 4-3, il difensore ha messo in mostra qualità interessanti. Ancora più significativo è stato il suo primo gol con la nuova maglia: l’8 agosto, una sua rete ha deciso l’andata del terzo turno di qualificazione di Europa League contro il Partizan. L’intera stagione 2024-2025 lo ha visto imporsi stabilmente nell’undici titolare, risultando uno dei punti fermi della squadra ticinese. Il riconoscimento nella formazione ideale del campionato stilata dalla SAFP, l’associazione svizzera dei calciatori, ha consacrato il suo percorso di crescita, confermando il valore dell’investimento fatto dal Lugano e lasciando intravedere prospettive ancora più ambiziose per il suo futuro.

Zanotti
(Photo by FIGC/FIGC via Getty Images)

Lo stile di gioco

Mattia Zanotti è uno di quei calciatori capaci di mettere d’accordo ogni allenatore per la sua straordinaria versatilità e intelligenza tattica. Nato come terzino destro, il classe 2003 ha saputo evolversi in un vero e proprio jolly, adattandosi anche da esterno a tutta fascia o mezz’ala a seconda delle esigenze di squadra. Il suo baricentro basso e la struttura fisica (173 cm per 71 kg) gli garantiscono esplosività nei primi metri e un’eccellente reattività, che gli permette di primeggiare nei duelli a terra e nei contrasti aerei nonostante l’altezza non imponente.

Destro naturale, Zanotti possiede una buona tecnica individuale e una notevole percentuale di dribbling riusciti, ma è nella fase difensiva che si distingue: efficace nei recuperi, preciso nei passaggi e attento nella copertura. Le sue qualità atletiche e mentali, unite a una notevole maturità calcistica, hanno portato molti a paragonarlo a Javier Zanetti, suo idolo dichiarato, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Trattore”. Propositivo anche in fase offensiva, emerge la capacità di creare occasioni e incidere con passaggi chiave. Insomma, un giocatore completo e moderno, pronto per il grande salto nel calcio che conta.

Il futuro

Zanotti ha attirato le attenzioni di parecchi club di Serie A con le sue prestazioni brillanti. In particolare quelle del Bologna, che lo ha individuato per rinforzare la corsia destra in vista della prossima stagione, anche in ottica Europa League. Dopo l’ottima avventura con l’Italia U21 all’Europeo – macchiata solo da un’espulsione ingenua nei quarti contro la Germania – il suo profilo è finito nel mirino del direttore sportivo Sartori, che lo considera un rinforzo ideale per il nuovo progetto targato Vincenzo Italiano.

Il Bologna ha già avviato i contatti con il club svizzero e monitora attentamente la situazione, pur consapevole che la valutazione del cartellino – che oscilla tra i 10 e i 15 milioni di euro – rappresenta un ostacolo da gestire. L’Inter, dal canto suo, osserva interessata: in caso di trasferimento, incasserebbe una percentuale grazie a una clausola di rivendita inserita al momento della cessione. Il giocatore, bresciano d’origine, non ha mai nascosto la volontà di tornare in Serie A, dove ha già esordito con Simone Inzaghi, e Bologna potrebbe rappresentare la piazza giusta per il salto definitivo.

Leggi anche:

Argomenti