
Juventus, la restaurazione è cominciata. Antonio Conte è pronto a riprendersi la panchina: il tecnico salentino tornerà a Torino con una vera e propria investitura da uomo forte del nuovo corso bianconero. Niente compromessi: sarà lui a dettare la linea tecnica e a scegliere la nuova struttura della società, con l’appoggio pieno e dichiarato di John Elkann.
Ciro Venerato: “La Juve ha scelto Antonio Conte” https://t.co/pl8Sf2wgCv
— Corriere Azzurro (@CorrAzzurro) May 26, 2025
In società qualcuno avrebbe voluto affrettare il passo, provando a portarlo già al Mondiale per Club. Ma i tempi, forse, sono troppo stretti per riuscirci. In ogni caso la macchina bianconera si è messa in moto, e ormai per l’annuncio del ritorno del tecnico che ha avviato l’era dei 9 scudetti è solo questione di giorni.
Le dichiarazioni di Igor Tudor dopo la partita con il Venezia, a qualificazione Champions conquistata, hanno sorpreso solo chi non conosce bene l’uomo. Il croato ha parlato senza filtri, come suo solito, rivelando tensioni e insoddisfazioni che evidentemente bollivano da tempo. Il rifiuto di Tudor di guidare la squadra al mondiale per Club se non sarà confermato, e non lo sarà, mette comunque in difficoltà la società alla vigilia del viaggio negli Stati Uniti. (continua dopo la foto)

Il goffo tentativo del procuratore del mister croato di gettare acqua sul fuoco ha ottenuto l’effetto opposto: ha confermato che il pasticcio è reale, e che la rottura fra la Juventus e l’allenatore che è riuscito a centrare la qualificazione Champions, sia pure con molta fatica, è inevitabile. Tudor si sente tradito, dopo il lavoro fatto con una squadra che quando è arrivato era allo sbando.
Intanto la Juventus aspetta un segnale da Napoli, l’ultimo nodo da sciogliere: Conte deve chiudere con De Laurentiis. Il tecnico ha appena guidato gli azzurri alla conquista del quarto scudetto, ma la luna di miele è finita in fretta. Ora ci sono da onorare gli ultimi impegni – la parata scudetto per le vie della città, la visita in Vaticano – poi bisognerà ufficializzare ciò che è già scritto da tempo.
A Torino lo aspettano a braccia aperte, convinti che il suo ritorno segnerà l’inizio di un nuovo ciclo. La Juventus non vuole più accontentarsi. L’obiettivo non è più sopravvivere, non è più un quarto posto stentato come quest’anno, ma tornare a essere competitivi per i massimi traguardi.
Il progetto non riguarda solo la panchina. L’arrivo di Conte porterà con sé una vera e propria rivoluzione interna. Giorgio Chiellini, fresco di esperienza americana, avrà un ruolo sempre più centrale. Ma è in atto anche una suggestiva operazione nostalgia: si parla del possibile ritorno in società di Bonucci e Barzagli, colonne del ciclo che ha fatto grande la Juve di Conte. (continua dopo la foto)

Sarà una restaurazione in piena regola. E comincerà con l’ingaggio del tecnico che più di tutti sa come si arriva a vincere i campionati. Il ritorno di Conte coinciderà con una chiamata alle armi per uomini fidati, ex giocatori che conoscono il valore della maglia e che hanno alle spalle un passato ricco di vittorie.
Antonio Conte sulla panchina della Juve è la parabola del figliol prodigo applicata al calcio. Per la società è un ritorno all’identità e all’orgoglio del club che quest’anno si sono persi. Il tentativo di aprire un nuovo corso “giochista” con Thiago Motta è naufragato, come era successo per esempio con Maifredi. Il Dna dei bianconeri vuole altro.
Dopo anni di errori e compromessi, la Juve si affida a chi può riportarla in alto in fretta. Con metodo, con ferocia, con quella cultura del lavoro che nel calcio fa ancora la differenza. La Champions afferrata all’ultimo aiuta a sostenere il progetto. Il nuovo corso della società ha un sapore antico, ed è già cominciato.
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