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Sinner, Papa Leone XIV lo ha fatto davvero: l’incontro storico in Vaticano (VIDEO)

Jannik Sinner, alla fine è successo davvero. In una giornata che sembrava come tante altre, i riflettori si sono accesi su un evento che ha saputo coniugare sport e spiritualità. Un giovane di talento, noto per la sua straordinaria abilità con la racchetta, ha avuto l’onore di attraversare le mura vaticane per incontrare il nuovo Papa, Leone XIV.

Sul volto di Sinner si potevano leggere la gioia e l’emozione, forse simili a quelle che lo attraversano di quando scende in campo per uno Slam. La visita non era solo un gesto di cortesia, ma un vero e proprio riconoscimento istituzionale. La Federazione Italiana Tennis e Padel, sotto la guida attenta del suo presidente Binaghi, ha organizzato un momento di dialogo e scambio umano, dove il rispetto e l’affetto hanno preso il sopravvento.

Tra sorrisi e strette di mano, Jannik Sinner ha avuto l’opportunità di condividere un momento di autentica connessione con il leader di una comunità che conta miliardi di fedeli. E, oltretutto, Papa Leone XIV è uno sportivo e, a quanto si dice, un buon tennista amatoriale.

Tanto che scherzando, quando qualcuno gli aveva chiesto, in tono altrettanto scherzoso, se sarebbe stato disposto a scendere in campo per un incontro di beneficenza, il Pontefice aveva risposto con spirito: “Basta che non mi portate Sinner“.

E invece Sinner gliel’hanno portato davvero, anche se non per uno scambio con le racchette e le palline, ma per qualcosa di molto più profondo. Qualche giorno prima, durante un incontro informale, il leader religioso aveva già dimostrato il suo carattere vivace e la sua passione per questo sport.

Sinner, il “peccatore” ricevuto in Vaticano

La battuta del Papa sull’atleta azzurro era anche giocata su un gioco di parole con il cognome del tennista, visto che Sinner in inglese significa “peccatore“. Ma suonava anche come un riconoscimento del suo indiscusso talento.

Quando l’argomento è stato ripreso durante la visita, Jannik ha risposto con modestia e un sorriso che ha illuminato la stanza: “Giocare col Papa? Perché dovete mettermi in difficoltà?“. Il tono divertito e disteso si è così sposato alla sottile complicità che ha caratterizzato l’intero incontro.

Il campione ha dimostrato una grazia innata, capace di unire mondi apparentemente lontani, quelli dello sport e della fede, sotto il segno della dedizione e del rispetto. E Papa Leone XIV attraverso le sue azioni sta dimostrando di essere un Papa aperto, gioviale e accogliente, capace di coniugare la spiritualità con la capacità di interessarsi di questioni quotidiane certo meno importanti della Fede, ma capaci di coinvolgere ed emozionare milioni di persone.

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