Villa Pamphili, le ultime ore di Anastasia e la piccola: cosa si scopre su Kaufmann

Gli spostamenti prima del delitto a Villa Pamphili

Le indagini stanno ora cercando di ricostruire la permanenza in Italia della famiglia. Prima di rifugiarsi in una tenda a Villa Pamphilj, i tre avrebbero soggiornato per circa un mese nella zona del Vaticano, da Villa Carpegna a Prati, come risulta dall’analisi delle celle telefoniche associate al cellulare di Kaufmann, registrato con uno dei numerosi alias utilizzati nel tempo. Gli investigatori stanno verificando se la famiglia abbia preso in affitto un alloggio o sia stata ospitata in quegli stessi quartieri. Nel frattempo, si attende l’arrivo in Italia della madre di Anastasia, che vive in Siberia. Le autorità italiane, in collaborazione con l’ambasciata russa, stanno organizzando un possibile viaggio entro la prima settimana di luglio.

L’arresto in Grecia e la battaglia sull’estradizione

Charles Francis Kaufmann è stato arrestato a Skiathos, in Grecia, dove è stato trasferito nel carcere di Larissa. Attualmente si è opposto all’estradizione, chiedendo invece di essere trasferito negli Stati Uniti. Durante l’udienza di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La Corte d’Appello di Larissa deciderà nelle prossime settimane se estradarlo in Italia: ha 60 giorni di tempo per pronunciarsi. A rendere ancora più inquietante il profilo di Kaufmann è stata una dichiarazione rilasciata dalla sorella dell’uomo, riportata da diverse fonti: “Mio fratello è il diavolo ed è psicopatico”, ha detto, confermando un passato costellato da episodi di violenza. L’inchiesta, seguita con attenzione dai media e dall’opinione pubblica, si concentra ora sull’intera parabola criminale di un uomo che, dopo una lunga serie di spostamenti e false identità, ha portato a termine uno degli omicidi più scioccanti degli ultimi anni nella Capitale.