Verona-Inter 1-2, allo stadio Bentegodi i nerazzurri conquistano tre punti pesantissimi battendo i veneti in una gara ricca di tensione e colpi di scena. La squadra di Cristian Chivu — ancora alla guida dei nerazzurri in attesa del ritorno di Conte — parte con grande intensità e trova il vantaggio al 16’, grazie a un potente sinistro di Piotr Zieliński che sfrutta un corner di Çalhanoğlu e infila il pallone sotto la traversa.
La reazione del Verona non tarda ad arrivare. I gialloblù crescono col passare dei minuti e trovano il pareggio al 40’ con Giovane, autore di una splendida azione personale: dribbling secco su Bastoni e conclusione imprendibile per Sommer.
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— Inter ⭐⭐ (@Inter) November 2, 2025
Una ripresa sofferta e un finale da brividi
Nel secondo tempo l’Inter prova a riprendere in mano il controllo del gioco, ma commette diversi errori di gestione. Il Verona, ordinato e aggressivo, non rinuncia ad attaccare e colpisce anche un palo con Belghali, sfiorando il vantaggio.
Quando la gara sembra avviata verso un pareggio, i nerazzurri trovano il colpo decisivo al 94’: Barella mette in mezzo un pallone velenoso su cui la difesa veronese si fa sorprendere, firmando l’autorete che vale il 2-1 finale.

Chivu vince, ma restano i segnali d’allarme
Il successo permette all’Inter di restare agganciata alla zona alta della classifica, ma la prestazione non è stata esente da ombre. La squadra ha mostrato fragilità difensive e cali di concentrazione, rischiando più volte di farsi rimontare.
Il Verona, dal canto suo, esce sconfitto ma a testa alta: ha messo in difficoltà una big, mostrando carattere e organizzazione. Se riuscirà a migliorare nella gestione dei dettagli e nella precisione sotto porta, potrà conquistare punti preziosi nelle prossime settimane.
La vittoria del Bentegodi, arrivata all’ultimo respiro, vale doppio per l’Inter: per la classifica e per il morale. Ma per continuare a sognare in grande servirà maggiore continuità — e meno sofferenza — nei momenti decisivi.
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