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Troppo Fritz per un Musetti stanco: e ora la semifinale si allontana

Esordio amaro per Lorenzo Musetti alle ATP Finals di Torino. Il carrarino, reduce dalla maratona contro Novak Djokovic in finale a Parigi, ha ceduto in due set (6-3 6-4) a Taylor Fritz, apparso nettamente più fresco e incisivo.

Un debutto difficile, segnato dalla stanchezza e da un avversario che ha imposto un ritmo martellante, lasciando pochi spiragli nel corso dell’ora e 42 minuti di gioco. Fin dall’inizio del match è apparso chiaro che Musetti non avesse pienamente recuperato dalle fatiche della finale con Djokovic.

I game al servizio dell’azzurro sono stati lunghi e dispendiosi, mentre Fritz, più brillante e lucido, ha tenuto la battuta con estrema facilità. Il primo set si è deciso su un solo break, ma il divario fisico è cresciuto col passare dei minuti: il numero 6 del mondo ha dominato con il servizio (7 ace) e con il dritto ha colpito con precisione chirurgica.

Lo stesso Musetti, sconsolato, ha ammesso a metà secondo set: “Mi sta prendendo a pallate“. L’americano ha confermato la superiorità chiudendo il match con un dritto vincente dopo un’ora e 42 minuti, senza mai concedere davvero la possibilità di rientrare.

Lorenzo guarda avanti ed è il primo a saperlo: “Serve ritrovare energie”, ha detto al termine del match. Il 22enne toscano, nonostante la sconfitta, può consolarsi con l’esperienza del debutto nel torneo dei maestri e con la consapevolezza di essere arrivato a Torino dopo settimane di tennis ad altissimo livello.

Il peso delle fatiche di Parigi si è fatto sentire, ma la stagione resta di grande spessore: 44 vittorie, 19 delle quali nei Masters 1000, meglio di lui solo Alcaraz. Ora Musetti avrà un giorno di pausa prima di tornare in campo contro Alex De Minaur, per tentare di rimettere in equilibrio il girone. A Torino, però, serviranno non solo talento e coraggio, ma soprattutto una forma fisica accettabile.

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