Tragedia a Monteveglio, Eugenio Candi travolto e ucciso da un trattore
Eugenio Candi, imprenditore, 75enne, conosciuto e stimato in paese, è morto in un tragico incidente. Candi era l’erede della famiglia Ranuzzi De’ Bianchi, custode di un prezioso patrimonio storico e naturalistico. L’incidente è avvenuto intorno alle 18:20. Eugenio stava cercando di rimuovere un grosso albero, ma durante la manovra il trattore si è rovesciato, intrappolandolo sotto il peso del mezzo. Accanto a lui, in quegli istanti tragici, c’era il figlio, rientrato per trascorrere la Pasqua in famiglia. È stato lui a dare immediatamente l’allarme. (Continua dopo le foto)

I soccorsi e l’intervento dei carabinieri
Sul luogo dell’incidente, in via Cassola, sono arrivati in pochi minuti vigili del fuoco, sanitari del 118 e carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale. I pompieri hanno estratto il corpo dell’uomo da sotto il trattore, ma per Eugenio Candi non c’era più nulla da fare. I sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso. Ora saranno gli accertamenti dei carabinieri a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, ma la prima ricostruzione parla di una manovra sbilanciata e della resistenza opposta dal peso dell’albero, che avrebbe causato il ribaltamento del mezzo agricolo.

Eugenio Candi, un uomo diviso tra il mondo e le radici
Eugenio Candi non era solo un uomo di campagna: era un esperto di telecomunicazioni, specializzato in collegamenti satellitari, e lavorava a lungo all’estero, in particolare in Cina, per una ditta francese. Ma quando tornava a Monteveglio, si dedicava con passione alla sua dimora storica e alla tenuta agricola, che aveva contribuito a restaurare nel rispetto della storia e dell’ambiente, seguendo le indicazioni della Sovrintendenza. La Torre di Gazone, risalente al Duecento, è oggi circondata da 17 ettari di terreno, ricchi di alberi da frutto, querce secolari e strutture agricole rinnovate, tra cui una grande stalla moderna e un antico mulino ad acqua, che Candi stava cercando di rimettere in funzione. Un progetto che ora si ferma, lasciando incompiuto un sogno coltivato per anni. “Era un uomo silenzioso, ma credeva profondamente in ciò che faceva”, raccontano gli amici. “Aveva dedicato la vita a quella tenuta, un pezzo di storia e natura che sentiva come parte di sé”. E ora, in una Pasqua che avrebbe dovuto essere fatta di affetti e serenità, la famiglia Candi si ritrova a piangere una perdita devastante.
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