Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, è morta a Roma il 29 gennaio 2024 all’età di 90 anni. Con la partecipazione a film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e, soprattutto, 8½, premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste del cinema italiano degli anni sessanta e fu, insieme ad altre attrici come Claudia Cardinale e Giulietta Masina, musa del regista Federico Fellini. Il figlio di Sandra Milo, Ciro, a Storie Italiane ha spiegato come è morta la madre. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Storie Italiane”, il figlio di Sandra Milo confessa come è morta
Il figlio di Sandra Milo, Ciro, a Storie Italiane ha spiegato come è morta la madre. Ieri, 31 Gennaio 2024, a Roma, presso la Chiesa degli Artisti si sono tenuti i funerali e Ciro, con la voce rotta dall’emozione e dalla commozione, ha voluto spiegare cosa è successo nelle ultime ore di vita di Sandra Milo: “E’ capitato tutto da un momento all’altro…Siamo andati a fare delle visite di tutt’altro genere per dei problemi che aveva all’anca… Ed è uscita una cosa… Tra l’altro non ha mai fumato in vita sua”. Poi la rivelazione su come ha passato queste ultime settimane di vita proprio Sandra Milo: “Da quel momento sono stati tre mesi di calvario…Sempre peggio fino all’ultimo”. Sempre Ciro, in lacrime davanti alle telecamre ha rivelato in diretta da Eleonora Daniele che per fortuna “non l’ha fatta ricoverare, visto che il giorno prima di morire si era liberato un posto. Per fortuna non l’ho fatta ricoverare… Si era liberato un posto, ma la mattina dopo è venuta mancare mentre le stringevo la mano”. Poi lo stesso Ciro ha voluto ricordare così la mamma: “Non ha mai fatto trapelare niente…Ha sempre avuto la gioia di vivere anche nei momenti più bui. Mamma..Una parte di me sarà sempre con te…Dammi la forza, anche con mio figlio, che è piccolino…Ha soli 9 anni…Sono riuscito a non fargli capire niente”. (Continua a leggere dopo la foto)
Le parole di Debora Ergas
Debora Ergas, 60 anni, figlia primogenita di Sandra Milo, alla camera ardente in Campidoglio è stretta al fratello Ciro, 55 anni, e alla sorella Azzurra, 54, nati dal matrimonio dell’attrice con Ottavio De Lollis. La giornalista, inviata storica de La vita in diretta, ha parlato della mamma, deceduta, il 29 Gennaio, a 90 anni. La donna a Storie Italiane ha dichiarato: “Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa. Sono una giornalista anche io e tante volte mi sono ritrovata dall’altra parte della barricata, come voi. Oggi sono di qua. Ringrazio il sindaco Gualtieri che ha voluto rendere questo omaggio a mia madre che vive a Roma da sempre. E’ qui che ha trovato la sua fortuna, il suo successo, ma soprattutto l’amore del pubblico. Mia mamma ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori, ascese, insuccessi, perché nella vita ci sono anche quelli. Ha pagato sempre in prima persona per i suoi errori. E non si è mai vantata delle sue conquiste. Se ne è andata da questo mondo senza neanche una casa di proprietà perché ha sempre donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno. Perché è una donna che è stata sfollata durante la guerra, è cresciuta con una madre, una nonna, una sorella, ed è stata capo famiglia di se stessa e del resto della sua famiglia sin dall’età di 12 anni. Da allora fino all’altro ieri, ha sempre lavorato. Non si è mai fermata, ha cresciuto tre figli in assoluta solitudine”.
Poi Debora ha aggiunto: “E’ stata un esempio infinito di dignità, di indipendenza, di testa libera. Perché mia madre ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne negli anni ’60 quando nessuno ancora ne parlava, per il diritto al divorzio, per l’autodeterminazione delle donne, per il diritto alla carriera e agli stipendi uguali. Perfino per il fine vita si è battuta, perché ognuno avesse l’autodeterminazione di andarsene da questo mondo come e quando volesse. E per i diritti degli animali. Mamma ha salvato due cani che ora sono a casa e tutto ieri hanno pianto. Nonostante la guerra le abbia impedito di ottenere un titolo di studio, non ha mai passato un giorno della sua vita senza leggere. Fino a quando gli occhi lo glielo hanno permesso, cioè fino a pochi giorni fa, ogni mattina ha chiesto la sua copia cartacea del Corriere della Sera. Voglio ringraziare la mia meravigliosa Rai e Alberto Matano. Lui solo, sapeva quanto lei stesse male ma ha tenuto la notizia per sé. Da oggi sei mio fratello”.