Lutto nel mondo dello sport italiano: la campionessa è stata trovata morta nella propria abitazione. Ha 37 anni ed è scomparsa improvvisamente, lasciando tutti senza parole. La sua morte provoca un profondo senso di tristezza e angoscia. Un destino così crudele si è accanito su di lei e non le ha lasciato scampo. (Continua…)
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La campionessa trovata morta in casa
Il mondo dello sport italiano colpito da un triste lutto. La campionessa aveva 37 anni ed è scomparsa all’improvviso, lasciando un vuoto incolmabile. La salma è rimasta per alcuni giorni a disposizione della magistratura che ha indagato sulle cause del decesso. I funerali sono già stati celebrati e nell’omelia il vice parroco ha definito l’atleta una “ragazza forte, abituata al sacrificio e a combattere per lo sport che amava”. I cugini dell’atleta, invece, l’hanno ricordata commossi in chiesa. (Continua…)
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Miriam Francesca Vivarini trovata morta
È morta Miriam Francesca Vivarini, campionessa di 37 anni di kickboxing. È scomparsa improvvisamente nei giorni scorsi. I funerali sono stati celebrati ieri mattina nella cattedrale di San Cetteo, a Pescara. Ai funerali erano presenti tante scuole pugilistiche della città, oltre agli sportivi, il vice presidente della Federkombat e l’ex campione del mondo di kickboxing Riccardo Bergamini. Ovviamente erano presenti anche i parenti, i genitori Dario e Norma, i fratelli Sara e Davide. (Continua…)
Chi era
Miriam Francesca Vivarini è stata campionessa mondiale e vice campionessa europea di K1 nel 2014 ed aveva anche vinto numerosi titoli italiani. Si era laureata in psicologia ed esercitava la libera professione. Dopo una pausa di qualche anno, era tornata ad allenarsi nella palestra Blackmamba con l’istruttore Massimo Diodati. Proprio quest’ultimo l’ha ricordata così: “Miriam era schiva, parlava con poche persone, ai suoi interlocutori si rivolgeva guardandoli con occhi indagatori, aveva un umorismo dark. Era molto sensibile al sociale, mi aveva manifestato il desiderio di aprire un corso per bambini, ma lei amava anche viaggiare e non poteva assicurare una presenza costante”.