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Spalletti verso Juve-Sporting Lisbona: “L’obiettivo è lottare per lo scudetto, non vincerlo”

Alla vigilia dell’esordio in Champions League sulla panchina della Juventus, Luciano Spalletti ha parlato delle prospettive e degli obiettivi della squadra per la stagione. Dopo la vittoria in campionato contro la Cremonese, il tecnico toscano ha chiarito le sue parole di qualche giorno fa: la Juve vuole tornare a competere ai massimi livelli, ma senza illusioni, solo con realismo.

“L’obiettivo è lottare per lo scudetto, non vincerlo”, ha detto. Poi i complimenti a Yildiz, paragonato – parole dell’ex Ct della Nazionale, a un mix fra Kvaratskhelia e Di Natale, e parole dolci per Cambiaso (che era stato duramente attaccato da Igor Tudor poco prima dell’esonero), definito “un calciatore moderno e fortissimo”.

Spalletti ha spiegato di attendersi una gara complessa contro lo Sporting Lisbona, avversario ostico per qualità tecnica e organizzazione tattica: “Sanno giocare a calcio, hanno un’idea precisa e una qualità di palleggio straordinaria sulla trequarti. Sarà una partita difficilissima”. (continua dopo la foto)

Il tecnico ha poi sottolineato come la vittoria di Cremona sia stata soprattutto merito dei giocatori: “Io non ci ho messo mano. La squadra è stata attenta, corta, un blocco unico. Quello che mi fa piacere sono gli occhi con cui mi guardano: raccontano la voglia di lavorare e di crescere”.

Spalletti ha confermato che Yildiz sarà a disposizione, spiegando: “Mi ricorda un po’ Kvara e un po’ anche Di Natale. È bravo da seconda punta ma può giocare anche sull’esterno. Deve imparare a fare certi rientri, ma il talento è evidente”. Su Cambiaso, parole al miele: “È un giocatore modernissimo. Sa interpretare ruoli diversi, dà equilibrio e soluzioni. Deve solo migliorare nel gioco aereo, ma è fortissimo”.

Infine, su Vlahovic, l’allenatore bianconero ha spazzato via ogni dubbio: “Sarebbe felicissimo di rimanere qui. È abituato alla pressione e sa cosa significa vestire questa maglia. Contro la Cremonese ha dato risposte splendide”.

Alla domanda sull’obiettivo stagionale, Spalletti ha distinto chiaramente: “Ho parlato di lotta per lo scudetto, non di vittoria. È diverso. Finché la matematica non ce lo vieta, dobbiamo ambire a tutto. Non basta ‘fino alla fine’, serve oltre la fine”. (continua dopo la foto)

Un motto che racconta il suo approccio: visione lunga, attenzione ai dettagli e zero alibi. “Giocare ogni tre giorni non può essere una scusa. Il calcio è questo, bisogna affrontarlo con curiosità e coraggio. L’incertezza è peggio dell’errore”, ha spiegato.

Spalletti: “Sarà una partita durissima”

Spalletti ha anche affrontato il tema della disciplina interna, assicurando che lo spogliatoio risponde con serietà: “La regola migliore resta il buonsenso. Qui c’è voglia di lavorare in modo corretto e di usare bene il tempo. La Juve le regole le ha sempre avute”.

Poi una riflessione sulla Champions League, che per il tecnico rappresenta “la suite del calcio”: “È un privilegio esserci. Dobbiamo proteggerla con personalità e avere il coraggio di scegliere. La cosa peggiore è l’incertezza”.

Domani a Torino, Spalletti cercherà la sua prima vittoria europea da allenatore della Juventus. E, come lui stesso ha detto, “basterebbe vedere in campo un piccolo riferimento a ciò che abbiamo fatto oggi in allenamento. Così sarei già contento”.

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