
Sinner, è possibile avere un tifoso “fake”? Nell’era dei social pare proprio di sì. E verrebbe voglia di dire: ci mancava solo questa. O un classico “dove andremo a finire” ascoltato spesso dalla voce delle nostre nonne. Ma cosa sta succedendo davvero al torneo di Roma quando gioca Jannik?
– I Carota Boys
— Corrado Scagazzutti (@corradoscagazz) May 10, 2025
– King Ash
– Angelo Binaghi
– Simone Scopaz
Sta a voi capire cosa accomuna i membri di questa lista https://t.co/z2kBy6pOUD
Durante il match tra l’azzurro e Mariano Navone, al Foro Italico è successo qualcosa di bizzarro. Mentre il numero uno italiano faticava in campo, sugli spalti spiccava un ragazzo con capelli lunghi, fascia bianca e cartellone in mano: “Sinner ti amo”. Urla a ogni punto, sventolii di braccia, pose teatrali.
Un tifoso devoto? Non tanto. Anzi, per niente. Quello che sembrava un gesto spontaneo di passione sportiva, si è rivelato in realtà una performance studiata. Le telecamere di Sky Sport lo hanno inquadrato più volte. Sulla maglietta: il suo volto accanto a quello di Sinner e un cuore. Un monumento al kitsch: orrendo.
Una scena degna del più caramelloso dei fan movie, al punto da essere quasi nauseante. E in effetti qualcosa stonava. L’uomo si lasciava intervistare con entusiasmo sospetto, raccontando presunti aneddoti di gioventù con il tennista altoatesino. Nessuna prova, solo parole in libertà. E il retroscena è presto venuto fuori.
Il suo vero nome sarebbe Ashraf, classe 2002, origini egiziane. Ma online è noto come King Ash, creator da 371.000 iscritti su YouTube e quasi 200.000 follower su Instagram. La sua “specialità”? Fingere. Si è imbucato alla Maratona di Milano, ha finto di essere un modello alla Fashion Week, un trapper, un investigatore, un attivista.
Il suo canale è un compendio di travestimenti, parodie e provocazioni. Una sorta di Rémi Gaillard in salsa romana, o lo Zelig postmoderno della Generazione Z. Anche questa volta non ha fatto eccezione. Il video è già online: parola d’ordine, faccio casino alla partita di Sinner.
L’invasione al Foro Italico, il finto fan innamorato, l’auto-intervista e il selfie finale (in cui Sinner, a giudicare dallo sguardo, non pare molto divertito: evidentemente aveva mangiato la foglia) erano parte di un copione virale. Un personaggio costruito, non un vero supporter.
King Ash divide. Da un lato, il talento nel mettersi in scena è indubbio. Dall’altro, il confine tra provocazione e fastidio è sottile, soprattutto in un contesto come il tennis, dove il silenzio e il rispetto sono parte del rito. Sinner non ha commentato l’episodio. Ma dietro il “Ti amo” più urlato della settimana, si nascondeva una messinscena per i social. Troppo esagerata, di cattivo gusto ed esibita per essere vera. ma anche questo è social, purtroppo.
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