
La finale degli US Open di Flushing Meadows per Jannik Sinner è andata davvero male. Non solo per la sconfitta con il rivale di sempre Carlos Alcaraz, ma anche per lo svolgimento della partita. La resa di Jannik è stata piuttosto netta nel punteggio e anche nel gioco. Lo spagnolo è stato più efficace con il servizio, più reattivo in risposta e in generale ha esercitato un controllo quasi mai in discussione.
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— Francesco Tassi (@francesco_tassi) September 7, 2025
Carlos Alcaraz ha vinto in quattro set (6-2, 3-6, 6-1, 6-4), strappando all’altoatesino non solo il titolo conquistato lo scorso anno, ma anche il numero 1 del ranking ATP dopo 65 settimane di regno. Nel tennis le cose possono cambiare da un torneo all’altro, come ha dimostrato il trionfo di Jannik a Wimbledon, ma stavolta la superiorità del murciano è sembrata davvero molto netta. E all’italiano servirà lavorare molto, specie sul servizio, per ribaltare la situazione. (continua dopo la foto)

Ma oltre alle questioni strettamente tecniche e sportive, ciò che resterà, oltre al successo dell’iberico, è il gesto di grande sportività con cui Sinner ha reso onore al rivale davanti al pubblico americano. un comportamento da vero fuoriclasse fuori dal campo in una giornata che, in campo, ha visto solo la pallida copia del miglior Sinner.
“Carlos ha giocato meglio di me“, ha dichiarato Jannik. “Congratulazioni a lui e al suo team per il duro lavoro che ha portato a questi risultati. Godetevi questo grande momento”. Parole sincere e cariche di rispetto, arrivate pochi istanti prima delle premiazioni, in uno stadio che ha tributato applausi a entrambi i protagonisti.
La delusione per il risultato non ha cancellato l’orgoglio di Sinner per la stagione vissuta e per il cammino a New York. “Solo noi sappiamo quanta dedizione serva per mantenere questo livello. Abbiamo disputato partite ad altissima intensità, su palcoscenici di enorme prestigio. Sono felice di condividere tutto questo con il mio team, che mi ha supportato in ogni momento“. (continua dopo la foto)

Poi l’affermazione che dimostra la grande consapevolezza dell’azzurro, ma che vista da un’altra angolazione suona un po’ come una resa, cosa insolita per il nostro campione. “Oggi ho dato tutto“, ha spiegato infatti Jannik, “più di così non potevo fare”. Parole che sollevano un minimo di preoccupazione, perchè Alcaraz in effetti è sembrato disporre di una serie di soluzioni tennistiche superiore a quella dell’italiano.
Il discorso di Sinner, in ogni caso, ha emozionato anche i tifosi sugli spalti, con l’azzurro che ha voluto ringraziare chi lavora dietro le quinte e rende il torneo newyorkese uno degli appuntamenti più affascinanti del circuito. “Per me sono state tre settimane lunghissime, ma straordinarie. Non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo. E grazie al pubblico: lo stadio pieno dall’inizio alla fine rende questo posto davvero speciale. Arrivederci al 2026”.
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