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Sinner, chi è il fratello Mark: “In tribuna solo perché oggi non c’era la formula 1”

Non è passato inosservato. Tra le tante emozioni vissute da Jannik Sinner nel giorno più importante della sua carriera, dopo aver trionfato a Wimbledon contro Carlos Alcaraz, ce n’è stata una inaspettata: la presenza del fratello Mark. Un volto poco conosciuto al grande pubblico, ma fondamentale nella vita del campione. Seduto accanto a mamma Siglinde e papà Hanspeter nel box famiglia, Mark ha seguito con occhi fieri – e forse un po’ ironici – il trionfo del fratello, pronto a ricevere una dedica che ha fatto sorridere persino la principessa Kate Middleton.

Una battuta che fa esplodere lo stadio

Jannik non perde mai l’occasione di ricordare chi lo ha sostenuto sin da piccolo, ma questa volta ha voluto fare di più: regalare al fratello una frecciatina ironica, davanti a tutto il pubblico di Wimbledon. “Lo ringrazio particolarmente. Era qui solo perché oggi non c’era il Gran Premio di Formula 1…”, ha dichiarato sorridendo durante il discorso ufficiale dopo la premiazione. Una frase che ha scatenato le risate degli spalti, della famiglia, e perfino dei reali britannici. Ma quella frase, leggera e affettuosa, racconta molto più di quanto sembri.

Chi è davvero Mark Sinner

Mark non è solo “il fratello di Jannik”. È nato nel 1998 a Rostov sul Don, in Russia, ed è stato adottato a soli nove mesi dalla famiglia Sinner. Oggi vive in Alto Adige e lavora come istruttore dei Vigili del Fuoco a Vilpiano, una frazione del comune di Terlano, in provincia di Bolzano. Un’esistenza distante dai riflettori del tennis internazionale, ma legata a doppio filo al fratello minore, con cui ha costruito un rapporto solido, fatto di litigi da bambini e affetto sincero. “Il nostro è un rapporto normale, come quello della maggior parte dei fratelli”, aveva raccontato tempo fa in un’intervista. Nessuna competizione, solo sostegno.

L’amore per la Formula 1 (e per il fratello)

Se il mondo conosce Jannik come il numero uno del tennis mondiale, chi conosce Mark sa bene che il suo cuore batte per un altro sport: la Formula 1. Una passione che coltiva da sempre e che, a volte, lo tiene lontano anche dalle partite più importanti del fratello. Come quella del Master 1000 di Roma, quando preferì essere a Imola per il Gran Premio. E anche in quell’occasione, Jannik non mancò di scherzarci su davanti a tutto lo stadio: “Un grazie speciale a mio fratello che piuttosto che essere qua è a Imola a vedere la Formula 1”, aveva detto. Una battuta che è diventata virale, rafforzando l’immagine del campione ironico e legato ai suoi affetti.

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