Varie. Moussa Sangare ha raccontato al gip ogni momento della notte tra il 29 e il 30 luglio, quella in cui ha ucciso Sharon Verzeni a Terno d’Isola. Il verbale è uno specchio che spiega con esattezza tutti i passi compiuti da Sagare e rende diverse risposte su come vivesse la sua vita e sulla sua personalità. Le confessioni del killer di Verzeni sono state sconvolgenti. Andiamo a scoprire le sue parole. (Continua a leggere dopo le foto)
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Sharon Verzeni, il verbale di Moussa Sangare
Moussa Sangare ha raccontato una sua giornata tipo: “Quando mi alzo dipende da quando sono andato a letto la sera prima. Se il wi-fi funziona lavoro da casa. Cosa faccio? Sistemo bicicletta, ma faccio musica, principalmente rnh e hip-hop, è il mio lavoro”. Sangare ha poi aggiunto qualcosa sul suo rapporto con la droga: “Ci sono giorni in cui l’ispirazione manca, così ci fumiamo le canne in studio. Cerco sempre di avere qualcosa da fumare. Con i soldi dei diritti della musica compro fumo e birra”, si legge nel verbale, riportato da Bergamonews. Moussa Sangare ha poi aggiunto di avere una particolare passione per i coltelli: “Sono belli, mi piacerebbe comprarne uno a scatto”.
L’assassino di Sharon Verzeni ha poi raccontato di amare molto i film polizieschi, ma anche i programmi di storie vere, i casi “dove l’assassino usa i coltelli”. Una vera e propria ossessione.
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