
Serie A, il mercato estivo si sta trasformando in una corsa all’oro per gli attaccanti italiani, sempre più attratti dalle sirene dell’Arabia Saudita. Dopo la partenza di Mateo Retegui, ormai ufficiale, il timore è che possa aprirsi una diaspora destinata a impoverire il patrimonio offensivo della Nazionale.
L’Arabia chiama, #Kean ascolta: l’#AlHilal di #Inzaghi tenta il colpo 👇🏻 #Calciomercato #Fiorentina
— barzacom.it (@barzacom_) July 11, 2025
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Le cifre messe sul piatto dai club sauditi sono difficili da ignorare, anche per chi ha un progetto tecnico centrale in Italia. Il prossimo nome caldo è quello di Moise Kean, che sta vivendo una vera e propria fase di valutazione personale dopo l’ultima, soddisfacente stagione in viola. (continua dopo la foto)

Tra i protagonisti di Euro 2024 con la maglia azzurra e indicato da Gattuso come uno dei punti fermi del futuro, Kean potrebbe trovarsi a scegliere tra il rilancio della Fiorentina che vuole trattenerlo in Serie A e l’addio a cifre da capogiro.
È stato Simone Inzaghi in persona a contattare l’attaccante della Fiorentina per tentare il colpo grosso: un’offerta da 20 milioni di euro netti all’anno per quattro stagioni, firmata Al Hilal. Tradotto: più di 80 milioni complessivi, quasi dieci volte l’attuale ingaggio da 2 milioni che Kean percepisce a Firenze.
La Fiorentina aveva previsto un piano di rinnovo per il centravanti, con un adeguamento importante e la volontà di farne un perno del nuovo corso. Ma la clausola rescissoria da 52 milioni valida fino al 15 luglio per l’estero rende la situazione molto più fluida: i sauditi sono pronti a pagarla, a patto che il giocatore accetti il trasferimento. (continua dopo la foto)

Kean aveva già rifiutato un’offerta da 15 milioni l’anno dell’Al-Qadsiah, che poi ha virato su Retegui. Ma le condizioni attuali, con un club più prestigioso e un progetto tecnico firmato Inzaghi, cambiano completamente il quadro. La Fiorentina resta in attesa, pronta a raddoppiargli lo stipendio qualora il 15 luglio la clausola dovesse decadere.
Ma tutto dipende dalla scelta del calciatore, chiamato a decidere se continuare la propria carriera in Serie A o cedere al fascino, e soprattutto ai numeri, del calcio saudita. Una decisione che potrebbe fare da spartiacque non solo per lui, ma anche per il futuro della Nazionale, sempre più costretta a rincorrere i propri talenti… in giro per il mondo.
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