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Serie A, cosa rischiano i giocatori indagati: e ora anche Spalletti trema

È un vento gelido quello che torna a soffiare sul calcio italiano, a un anno esatto dal Mondiale 2026. Luciano Spalletti osserva con crescente preoccupazione lo sviluppo della nuova inchiesta condotta dalla Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, che ha nel mirino dodici calciatori professionisti, alcuni dei quali nel giro della Nazionale.

L’indagine, che riguarda un presunto giro di scommesse su piattaforme illegali, verrà trasmessa nelle prossime ore alla Procura Federale della Figc, che valuterà eventuali violazioni del codice sportivo. La questione centrale è una: i calciatori coinvolti hanno scommesso sul calcio oppure no?

Nel primo caso la legge sportiva parla chiaro: si rischia fino a tre anni di squalifica. La norma però prevede la possibilità del patteggiamento, che può portare a una riduzione significativa della pena, come già visto nei casi più noti del recente passato.

Se invece dalle carte che arriveranno alla Figc emergeranno scommesse su giochi come poker o blackjack – pur se effettuate su piattaforme illegali – sarà difficile che scattino sanzioni sportive. È questo, ad esempio, il caso di Zaniolo, già ascoltato nel 2023: ammise di aver giocato online, ma non su partite di calcio. Nessuna squalifica, nessuna multa sportiva.

Diverso il discorso per Fagioli e Tonali, che hanno già patteggiato una squalifica con la Procura Figc e hanno scontato la loro pena. Per loro, eventuali nuove sanzioni sportive scatterebbero solo se venissero alla luce comportamenti diversi rispetto a quelli già giudicati. Altrimenti entrerebbe in gioco il principio del ne bis in idem, che impedisce di essere puniti due volte per lo stesso fatto.

La Federazione non intende trasformarsi in tribunale morale: il gioco su piattaforme non autorizzate – se non legato al calcio – verrà gestito, semmai, sul piano penale, con possibili multe o procedimenti giudiziari. Ma per quanto riguarda la giustizia sportiva, senza scommesse sul calcio, è improbabile che arrivino squalifiche.

La palla, ora, passa agli atti e alle carte. Ma intanto Spalletti osserva e spera di non perdere uomini chiave alla vigilia di un appuntamento che l’Italia non può fallire. Un’Italia priva di qualcuno dei suoi uomini migliori sarebbe penalizzata, e dopo due Mondiali vissuti da spettatori tutti sperano che questo non succeda.

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