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Scuba diving, come iniziare

immersioni

Le immersioni subacquee sono un’attività estremamente piacevole, che rende la vita di mare più coinvolgente, avventurosa, affascinante. Alcuni fondali marini sono così pittoreschi da sembrare frutto della fantasia, e i pesci che li abitano creano delle coreografie a dir poco magiche. Mentre la sensazione di respirare sott’acqua, volteggiando in libertà, dona un senso di pace, di emozione, di meraviglia. Se l’esperienza vi incuriosisce, è altamente consigliabile seguire un corso per principianti, anche breve, in modo che l’immersione venga fatta in tutta sicurezza. In Italia, in verità, non esiste l’obbligo di avere un brevetto, ma provare in solitaria le prime volte non è certo la soluzione più sicura. Anzi, il primo consiglio da dare ai principianti è proprio quello di non immergersi senza una preparazione adeguata.

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Immersioni per principianti

Per qualcuno, l’immersione è una delle esperienze più liberatorie che si possano vivere, già dalla primissima volta. Per altri, occorre un po’ di pratica per prendere confidenza con le profondità marine – in ogni caso, le prime volte non si scenderà di molti metri – e con l’attrezzatura. Se l’idea di andare sott’acqua per molto tempo vi mette ansia non forzatevi a farlo. È molto importante essere tranquilli e a proprio agio, perché il panico è uno dei principali nemici di questa attività (e di qualsiasi altra esperienza adrenalinica, naturalmente). Quindi, se pur avendo preso le lezioni vi spaventa l’idea del ‘battesimo’ in mare, aspettate, prendetevi il vostro tempo e immergetevi solo quando vi sentite tranquilli.

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Lo scuba diving richiede di essere in buona salute. Inoltre, è importante non immergersi se la notte precedente non si ha dormito abbastanza, o si è alzato il gomito. Occorre infatti che tutti gli organi del corpo e i sensi siano in perfetta forma e reattivi. È inoltre richiesta una buona capacità di nuotare, bisogna avere confidenza con l’acqua, saper rimanere a galla per almeno 10 minuti ed essere in grado di percorre almeno 200 metri a nuoto. Questi prerequisiti tuttavia vi saranno richiesti dall’istruttore o istruttrice con cui seguirete il corso introduttivo. Spesso si tratta di corsi che iniziano con un allenamento in piscina, durante il quale si impara a conoscere l’attrezzatura, il linguaggio dei gesti con cui comunicare sott’acqua, le regole basilari per garantire l’immersione in sicurezza.

Esistono diversi tipi di corso, in base al livello di partenza. Affidatevi a società o insegnanti certificati. Tra gli enti più diffusi nel mondo c’è PADI – Professional Association of Diving Instructors. Mentre in Italia potreste anche imbattervi in FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, oppure ANIS – Associazione Nazionale Istruttori Subacqueim. O ancora CMAS – Confédération mondiale des activités subaquatiques. Spesso i centri per immersioni si trovano in località balneari, dove è possibile fare pratica e passare in breve tempo al battesimo del mare, cioè una prima immersione molto semplice, dove si prenderà confidenza con l’ambiente.

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