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Sci, Sofia Goggia si confessa: “Come sarà gareggiare senza Federica Brignone”

La stagione dello sci alpino si apre nel segno di Sofia Goggia, che torna in pista con l’ambizione di competere per la Coppa del Mondo generale, un traguardo mai raggiunto ma che la nostra atleta desidera più dell’oro olimpico. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’azzurra ha raccontato cosa si aspetta e ha parlato dell’assenza di Federica Brignone.

A Soelden, sabato, la bergamasca inaugura il suo decimo inverno tra le big, con il pensiero rivolto a Milano-Cortina 2026 e all’assenza pesante di Federica Brignone, ferma ai box dopo l’infortunio. “Senza Fede vivrò in una bolla, con il mio staff abbiamo deciso di isolarci per restare concentrati”, ha spiegato la campionessa.

“Se mi rendo conto che ora che non c’è Federica tutti gli occhi saranno puntati su di me?”, risponde la campionessa a una precisa domanda. “Non sento la pressione, ma se mi ci fate pensare è così“. Poi ha aggiunto: “Quanto a Fede, aspettiamo tutti il momento del suo ritorno sulla neve, e magari le cose andranno diversamente da quella che è la situazione attuale. Si è affidata a gente ottima e glielo auguro“. (continua dopo la foto)

Goggia, 33 anni a novembre, sente che questo può essere l’anno della piena maturità. “Fisicamente sto benissimo, non mi sentivo così da tempo. Ho lavorato tanto in estate e il raduno in Sudamerica è stato ottimo. Se già a Soelden riuscissi a dare il 100% di quello che ho, potrebbero arrivare vittorie e piazzamenti. Poi può capitare che qualcuna vada più forte, ma l’importante è restare focalizzati”.

La Coppa generale resta il grande sogno, il passo successivo dopo il dominio in discesa e superG. “Mi piacerebbe iscrivere il mio nome accanto a quello di Brignone nell’albo d’oro della sfera di cristallo”, ammette.

Sofia Goggia: “La pressione è un privilegio”

La Goggia ha imparato a convivere con l’attenzione mediatica e l’attesa del pubblico. “La pressione è un privilegio, come dice Velasco: se ce l’hai, vuol dire che puoi fare grandi cose. Ma voglio che i miei compagni si concentrino sulla bellezza di rappresentare l’Italia in casa. Non capita spesso di vivere un’Olimpiade così, dobbiamo goderci ogni attimo”.

Milano-Cortina resta sullo sfondo, ma l’obiettivo immediato è costruire passo dopo passo una stagione completa: “Mi vedrete al via in tre discipline, ho lavorato per essere competitiva ovunque. Ogni gigante varrà quanto una discesa o un superG”.

Insieme all’eterna Mikaela Shiffrin e alla costante Lara Gut-Behrami, Sofia sa di poter tornare tra le protagoniste assolute. “È presto per fare pronostici. La stagione è lunga e so che devo sistemare ancora qualcosa in gigante. Ma arrivo con fiducia e leggerezza: quando stai bene, tutto diventa più naturale”. (continua dopo la foto)

E alla domanda se un nuovo oro olimpico potrebbe segnare la fine della sua carriera, risponde sorridendo: “No, non mi ritiro. Non l’ho fatto dopo Pyeongchang e spero di non farlo nemmeno dopo Cortina”.

Tra un allenamento e l’altro, Goggia sta anche ultimando la tesi di laurea in Scienze Politiche, dedicata alla propaganda durante i Giochi olimpici e al conflitto tra Russia e Ucraina. “La consegna è prevista per fine gennaio, non proprio il periodo più tranquillo”, dice ridendo.

Poi un pensiero commosso per Giorgio Armani, che l’aveva scelta come ambasciatrice nel 2022: “Per me è stato molto più di un’icona, è diventato una famiglia. Mi ha trasmesso un senso di eleganza e forza che porto sempre con me”.

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