Raphaël Guerreiro è un difensore del Bayern Monaco che all’occorrenza può giocare anche come centrocampista. Portoghese, con cittadinanza francese, con la Nazionale lusitana ha vinto l’Europeo del 2016. La duttilità è la sua principale caratteristica, riconosciuta anche da Michael Zorc e Thomas Tuchel, che ben lo conoscono: “Giocatore tecnico e versatile, troppo bravo per essere limitato a una sola posizione“. Guerreiro è un giocatore estremamente intelligente, come spiegato dalle parole di Garande, suo ex tecnico ai tempi dell’U17 del Caen: “Non è necessario spiegargli le cose per una settimana, ascolta ed è molto reattivo”. Andiamo quindi a scoprire meglio a scoprire Raphaël Guerreiro: dinamismo e qualità nella difesa del Bayern Monaco.(CONTINUA DOPO LA FOTO)
Gli esordi
Raphaël Adelino José Guerreiro nasce nel comune francese di Le Blanc-Mesnil il 22 dicembre 1993. Il padre è portoghese, mentre la madre francese. Il primo approccio con il calcio avviene nelle giovanili del Le Blanc-Mesnil, per poi proseguire nel 2005 all’Istituto nazionale del calcio di Clairefontaine. Nel 2008 viene invece chiamato dal Caen che lo porta in prima squadra nel 2012.
Gioca da titolare nella stagione 2012-2013 il campionato di Ligue 2 e diventa un perno insostituibile sulla fascia sinistra, a tal punto da venire eletto miglior terzino sinistro della stagione. Nell’estate del 2013 Guerreiro compie il grande salto di qualità e si trasferisce al Lorient per 3 milioni di euro: lì gioca tre stagioni da titolare nella massima serie, preparandosi alla definitiva consacrazione.
Il Borussia Dortmund
Nell’estate del 2016 Guerreiro viene acquistato dal Borussia Dortmund per circa 12 milioni di euro. Debutta nella partita di Coppa di Germania vinta per 3-0 contro l’Eintracht Treviri. Il tecnico Tuchel lo utilizza inizialmente come centrocampista e lui è contento: “Volevo andare dove avrei giocato con regolarità e in Germania mi hanno anche proposto di giocare in diverse posizioni. Questo mi ha incuriosito“.
Nella sua prima stagione in Bundesliga segna la bellezza di 6 gol. A Dortmund diventa un giocatore completo, capace di unire forza fisica, corsa e capacità di svolgere entrambe le fasi. In 224 presenze con il club, segna 40 gol. Al termine della stagione 2023 viene annunciato che il giocatore non avrebbe rinnovato il proprio contratto in scadenza: Guerreiro lascia il Borussia Dortmund dopo sei anni.
Dove gioca oggi
Nell’estate 2023 Guerreiro viene ingaggiato a parametro zero dal Bayern Monaco e firma un contratto triennale. Qui ritrova Thomas Tuchel, allenatore fondamentale per la sua consacrazione. Sulla scelta di trasferirsi in Baviera e la motivazione aggiuntiva di essere allenato dal suo ex allenatore, Guerreiro spende parole importanti il giorno della sua firma: “Quando è arrivata la chiamata del Bayern, ho preso subito la mia decisione. È un onore per me poter giocare per questo grande club, e stimo molto anche Thomas Tuchel dai tempi in cui eravamo insieme a Dortmund. Sono un giocatore che vuole sempre il pallone: si tratta di controllare il gioco e voglio creare occasioni. Darò il massimo per vincere più titoli possibili. Questa è la filosofia dell’FC Bayern“.
Il suo debutto con il club arriva il 26 settembre nella vittoria 4-0 in trasferta contro il Preußen Münster nel primo turno della DFB-Pokal. A novembre arriva il turno del primo gol, siglato a margine nella vittoria per 4-2 in casa contro l’ FC Heidenheim.
L’Europeo con il Portogallo
Madre francese, padre portoghese. Guerreiro si forma calcisticamente in Francia, ma quando deve fare una scelta per la Nazionale non ha dubbi: “Ho il Portogallo nel mio cuore, non ho mai avuto dubbi su quale Nazionale scegliere“. Il suo debutto con i lusitani a livello di U21 avviene nel 2013, per poi effettuare anche quello da senior nel novembre dell’anno successivo.
Con la Seleção e partecipa a due Mondiali e due Europei. Il picco lo raggiunge nel 2016, quando il Portogallo vince l’Europeo in Francia. Una partita dal sapore speciale per lui, che nato a poco più di 20 km dal centro di Parigi vince allo Stade de France, battendo una nazionale – quella francese – che non ha mai sentito sua.
Una partita di cui rischia addirittura di diventare l’eroe con una traversa su calcio di punizione. Terminato l’Europeo, viene inserito nella squadra del torneo. E’ anche nominato per il premio di migliore giovane della competizione. A vincerlo è però il suo compagno di squadra Renato Sanches. Nel 2019 vince anche il trofeo della prima edizione della UEFA Nations League.
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