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Papà di due figli lascia il posto fisso per fare il fornaio: poi accade l’impensabile

La pandemia ha spinto molte persone a porsi nuovi interrogativi sulla propria vita, o meglio su quel pezzo di vita vissuta fino a quando un virus ha stravolto il punto di vista che tutti avevano sulle cose. Le priorità sono diventante altre e quello che sembrava indispensabile poteva essere lasciato tranquillamente indietro. Nello specifico il periodo pandemico, soprattutto, ha indotto molti a valutare diversamente il rapporto tra il lavoro e la vita privata, arrivando a compiere scelte che, fino a poco tempo prima, non avrebbero avuto il coraggio di intraprendere. Un esempio di tutto ciò è il caso di Maurizio Carcò, che ha deciso di lasciare il lavoro di una vita per dedicarsi alla sua vera passione, come ha raccontato a La Repubblica. (Continua a leggere dopo la foto)

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Maurizio lascia il posto fisso per fare il fornaio: la sua storia

la storia di Maurizio vi lascerà completamente senza parole. Ciò che ha spinto Maurizio, sposato e con due figli adolescenti, a cambiare vita è stata la ricerca della felicità. Come dichiarato alle pagine di La Repubblica, il 49enne ha lasciato il suo impiego a tempo indeterminato presso la multinazionale Electrolux per aprire un forno: “Sembra impossibile, ma ho raggiunto la vera felicità”. Ora vive e lavora a Limbiate, Brianza. L’uomo ha scelto di produrre un pane impastato a mano, biologico, cotto a legna: “Non ha senso lavorare senza gioia, adesso ho trovato la strada giusta. Sembra impossibile, ma ho raggiunto la vera felicità”. Paradossalmente, i suoi introiti sono aumentati: “Lavoro su prenotazione, così evito sprechi. Oggi guadagno più di prima, sui duemila euro. E potrei guadagnare ancora di più se aprissi tutti i giorni, ma non mi servono altri soldi, e preferisco avere tanto tempo libero”. (Continua a leggere dopo la foto)

Una scelta coraggiosa

Sempre alle pagine di La Repubblica, Maurizio ha aggiunto: “Mi piaceva quel lavoro, facevo il controllo qualità degli elettrodomestici. Avevo anche tutta una serie di benefit. Ma mi mancava qualcosa. Non mi sentivo abbastanza utile, non creavo nulla. Oggi invece creo con le mie mani, faccio un pane buono e che fa bene”. Una volta presa la decisione definitiva, Maurizio ha riadattato un negozio sfitto che gli aveva lasciato sua madre, investendo 25mila euro. Sua madre, però, all’inizio non ha accettato di buon grado la scelta del figlio: “Mia madre odia i forni, ma quando mi ha visto motivato, si è arresa”. Quindi, dopo gli investimenti e dopo un corso regionale che gli consente di produrre e vendere, Maurizio ha intrapreso un cammino inusuale verso la vera felicità, che lo sta ricompesando.