Il noto conduttore e giornalista italiano, Paolo Brosio, ha scelto di scendere in campo e di portare il suo aiuto materiale in quei paese che in questi ultimi giorni sono stati messi in ginocchio dal maltempo. Nello specifico si è trasformato in un angelo del fango per cercare di ripulire i danni dell’alluvione. Nello specifico si trova a Campi Bisenzio, un comune italiano di 47 459 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. La sua testimonianza ha lasciato i suoi fan completamente senza parole: la situazione sembre essere drammatica. (Continua a leggere dopo la foto)
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Paolo Brosio tra gli angeli del fango a Campi Bisenzio: situazione tragica
Il giornalista Paolo Brosio si trova in queste ore a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, insieme agli angeli del fango dove lavora con Misericordia e Protezione civile. Brosio ha condiviso questa sua esperienza per portare aiuto ai paesi colpiti dall’alluvione con queste parole: “Non potevo rimanere insensibile e restare a guardare dalla mia casa in Versilia tutto quello che sta accadendo. Sono partito e sto lavorando per aiutare gli alluvionati. Anche se è durissima, sono felice di dare il mio contributo”. Poi, sempre attraverso i social, ha aggiunto: “La situazione è drammatica, non ho mai visto nulla del genere. Martedì ho caricato e scaricato oltre 350 secchi di acqua e fango. Ho portato da mangiare a parecchie famiglie bloccate in casa. Ero distrutto ma va fatto così. Lavoro nel quartiere di San Piero a Ponti e nella zona di via degli Oleandri dove ci sono condomini e villette, la notte dormo in una sede della Misericordia. Martedì mattina dopo la messa all’alba e insieme al sindaco Andrea Tagliaferri abbiamo accolto il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone. La società viola ha fornito tanto materiale e un’assistenza per tutti. C’è un bellissimo coordinamento tra le forze del volontariato e chi aiuta”. (Continua a leggere dopo la foto)
Un aiuto offerto dal cuore
Sempre attraverso i social, Paolo Brosio ha dichiarato: “Ricevo tanti abbracci e attestazioni di affetto. La gente piange in silenzio e ha bisogno di conforto. Sono rimasto particolarmente colpito dallo slancio di tanti giovani che arrivano qui da ogni parte d’Italia e lavorano con il cuore. Quando ho consegnato un paio di stivali e del cibo a una famiglia che era disperata mi sono commosso anche io. Queste tragedie fanno capire il cuore grande del nostro Paese, la nostra vicinanza è doverosa perché c’è bisogno di tutto e di tutti. Un grazie voglio dirlo anche io agli straordinari volontari della Misericordia e cito a nome di tutti Cristiano Biancalani il governatore di Campi, il coordinatore generale Giovanni D’Andrea, Roberto Settesoldi che mi affianca personalmente. Come Olimpiadi del cuore nelle prossime settimane faremo tante iniziative in Italia e anche all’estero per raccogliere altri fondi e coinvolgeremo personaggi famosi”.
