x

x

Vai al contenuto

Napoli, c’è un problema con i gol subiti: il piano di Conte per blindare la difesa

Il Napoli di Antonio Conte ha lo scudetto sul petto ma è ancora una squadra in costruzione. Non è un paradosso, ma il risultato di un mercato importante che ha portato nuovi innesti – primo fra tutti Kevin De Bruyne – nel tentativo di fare un ulteriore salto di qualità. Ma con l’aumento del potenziale offensivo, per gli azzurri sono arrivate anche alcune difficoltà tattiche.

Sì, perché c’è un dato che fa suonare un campanello d’allarme: i gol subiti. Rispetto a un anno fa, gli azzurri hanno già incassato cinque reti in più (9 contro 4) dopo otto giornate. Una situazione che ricorda quella vissuta dal Mister salentino all’Inter nell’anno dello scudetto. Allora Conte rimediò aggiustando la squadra tatticamente e da lì in poi iniziò una cavalcata entusiasmante. (continua dopo la foto)

A Napoli si augurano che la storia possa ripetersi, perché quella di oggi è un’inversione di tendenza evidente rispetto alla scorsa stagione, quando il Napoli si era laureato miglior difesa d’Europa tra i top cinque campionati, con appena 27 gol concessi a fronte di 59 segnati. Ora invece, nonostante il secondo miglior attacco della Serie A dietro l’Inter, la solidità è venuta meno.

Conte ha voluto toccare il tasto giusto, puntando sull’orgoglio e sulla mentalità del gruppo: “Non dobbiamo perdere quella sana paura di subire gol, quella che ti fa correre all’indietro“. Un messaggio cristallino, nato dopo i cali di concentrazione mostrati a Firenze e in casa contro il Pisa, partite in cui la squadra ha concesso troppo una volta in vantaggio.

Le spiegazioni non mancano. Il nuovo modulo (4-1-4-1), pensato per valorizzare i “Fab Four” di centrocampo – De Bruyne, McTominay, Lobotka e Anguissa – ha reso il Napoli più offensivo ma anche più esposto. A questo si aggiungono le assenze pesanti di Amir Rrahmani e Alessandro Buongiorno, i due veri leader della retroguardia, che finora hanno giocato insieme solo contro il Cagliari. (continua dopo la foto)

Dopo la sosta, Conte spera di riavere entrambi: il difensore kosovaro non sarà disponibile contro Torino e Psv, ma punta a rientrare nel big match del Maradona contro l’Inter; per Buongiorno, invece, la situazione è più positiva, con il ritorno atteso già contro la sua ex squadra granata.

Il tecnico sa bene che la difesa vincente è la chiave del titolo: in 18 degli ultimi 20 campionati, lo scudetto è andato alla squadra con meno gol subiti. E il suo Napoli, per tornare a lottare davvero in alto, dovrà ripartire proprio da lì.

Leggi anche:

Argomenti