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Mondiale per club 2025, ecco chi vincerà: il supercomputer dà i numeri

Il Mondiale per club 2025 si avvicina e, come sempre, i pronostici scatenano curiosità e discussioni. Questa volta a “dare i numeri” è il Supercomputer Opta, che ha passato al setaccio le statistiche per disegnare la mappa delle probabilità di successo delle 32 squadre in gara.

L’Italia si affida a Inter e Juventus, ma le previsioni per loro non fanno gridare al miracolo. Tra favoriti, outsider e cenerentole, la graduatoria riserva non poche sorprese. Ecco come stanno, oggi, le cose secondo l’algoritmo.

Nove squadre, tra cui l’Auckland, partono con uno zero per cento di chance di vittoria. A loro si aggiunge un folto gruppo di club che, secondo Opta, non supereranno nemmeno la fase a gironi o si fermeranno subito agli ottavi di finale.

Più precisamente, sei squadre hanno appena lo 0,1% di possibilità di trionfare, due arrivano a 0,2%, quattro si spingono fino a 0,3% e solo il Porto sfiora lo 0,6%.

In cima alla classifica, invece, c’è il Paris Saint-Germain, fresco campione di Francia ed Europa, che guida le previsioni con una quota di vittoria del 18,53%. Dietro i parigini, il Manchester City e il Bayern Monaco completano il podio dei più accreditati. (continua dopo la foto)

città e stadi mondiale per club

Guardando in casa nostra, l’Inter è la miglior piazzata tra le due italiane: quarta nella speciale classifica con un 12,34% di probabilità di portare a casa il trofeo. Più indietro la Juventus, solo 3,61%, con il rischio di incrociare il Real Madrid già agli ottavi. I bianconeri sono nel gruppo G, che si abbina all’H con Real, Al Hilal, Pachuca e Salisburgo: finire secondi significherebbe quasi sicuramente trovare subito i madrileni.

Per l’Inter di Chivu, invece, il percorso appare più agevole: nel gruppo E, i nerazzurri dovrebbero chiudere primi e affrontare poi la seconda del gruppo F, dove Borussia Dortmund e Fluminense sono le rivali più toste. In caso di passaggio del turno, però, Opta prevede uno stop ai quarti contro il City.

Insomma, per le italiane l’avventura si annuncia complicata, ma sognare non costa nulla. E forse stavolta sperare in un errore del Supercomputer non è peccato.

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