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Milan, il mercato è un rebus: la scelta per la fascia destra scatena le ironie dei tifosi

Milan, Massimiliano Allegri ha cominciato bene la sua avventura in rossonero, portando ordine, compattezza e una nuova identità tattica. Il gruppo lo segue, i primi test convincono e il clima a Milanello è positivo. Ma il lavoro del tecnico, per quanto promettente, si scontra con un problema tutt’altro che secondario: il mercato. Tra cessioni pesanti, obiettivi troppo costosi e pochi margini di manovra, la campagna acquisti rischia di trasformarsi in una corsa a ostacoli.

Uno degli obiettivi principali per la fascia destra era Guela Doué dello Strasburgo, ma la richiesta del club francese di 30 milioni è giudicata eccessiva dalla dirigenza rossonera, disposta ad arrivare al massimo a 23. Troppo poco per strappare il giocatore. Così il piano B porta a Zachary Athekame, classe 2004 dello Young Boys, valutato intorno ai 10 milioni.

Il giocatore avrebbe già dato l’ok per trasferirsi a Milano, attratto dalla possibilità di lavorare con Allegri. A suo favore, otto presenze in Champions League, comprese quelle contro Inter e Atalanta. Su di lui ci sono anche Bologna e Udinese, ma il Milan si è mosso in anticipo.

Molto più complicata la situazione in attacco, dove Tare è al lavoro per portare un centravanti che possa affiancare o addirittura rimpiazzare Gimenez nelle gerarchie. I nomi più gettonati a luglio – da Gyokeres a David, passando per Retegui – sono sfumati, e ora la rosa dei candidati si è assottigliata mentre il tempo stringe.

Nel calderone dei profili, emergono suggestioni come Darwin Nunez, Vlahovic, Gonçalo Ramos e Hojlund, ma ognuno di questi nomi presenta ostacoli economici o tecnici. Il caso più evidente è quello dell’uruguaiano del Liverpool, pagato 120 milioni dai Reds e con uno stipendio da 5 milioni netti: fuori scala per il Milan, anche se l’arrivo di Wirtz, Frimpong, Ekitikè e forse Isak a Liverpool potrebbe aprire a una cessione. Al momento, però, resta una pista lontana.

Il problema, come sempre, sono le cessioni. L’ultimo “no” è arrivato da Ismael Bennacer, che ha rifiutato un’offerta da circa 20 milioni proveniente dall’Arabia Saudita. L’ipotesi Marsiglia lo attira, ma non porta abbastanza soldi.

Gli altri? Camarda e Liberali non hanno generato entrate, Emerson Royal è partito per 9 milioni, ma con una minusvalenza da 2,3. Pobega al Bologna in prestito con diritto a 7 milioni, Adli ha detto no allo Spartak Mosca (che offriva 15). E per Chukwueze, Musah, Okafor o Bondo ci sono solo sondaggi timidi.

In questo contesto, la speranza di incassare cifre importanti da Thiaw resta l’unico vero margine di manovra per fare mercato. Nel frattempo, i tifosi sognano un centravanti da 20 gol e si ritrovano a cercare highlight su YouTube del giovane Athekame.

sui social i supporter rossoneri fanno anche dell’ironia: “Ma Calabria non era meglio?” si chiedono in molti. La verità è che senza Champions, e con il bilancio da sistemare, il Milan è costretto a muoversi a fari spenti. E, forse, ad attendere l’ultima settimana di mercato per un colpo in prestito con diritto di riscatto, l’unica formula oggi davvero sostenibile.

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