Dopo l’alluvione in Toscana, ci chiediamo cosa ci riservi ancora il maltempo. È Mario Giuliacci a rivelare quale sarà la situazione metereologica prevista per i prossimi giorni. Il famoso meteorologo ha anche spiegato il perché di tutti questi fenomeni estremi che si sono abbattuti sull’Italia nel corso degli ultimi mesi. (Continua dopo le foto)
Leggi anche: Fortissima scossa di terremoto, 132 morti e 110 feriti: una tragedia
Leggi anche: Berlusconi, la drastica decisione sulle olgettine: cos’è successo
Meteo, le previsioni per il weekend del 4 novembre 2023
Secondo l’esperto meteorologo, oggi, sabato 4 novembre, una “nuova perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia con piovosi venti di libeccio”. Ancora piogge quindi al centro-nord, in Liguria, ma anche in Campania, Salento, Calabria tirrenica, Sicilia e Sardegna. Le temperature si abbasseranno notevolmente. Al nord su Piemonte, Lombardia, Liguria e Triveneto, le massime saranno di 12-15 gradi. 16-18 gradi sulla regione tirreniche, 18-20 sul resto dell’Italia, fa sapere l’esperto nel suo sito. Prime nevicate sulle Alpi oltre i 1400 metri. (Continua dopo le foto)
Leggi anche: Uccide il compagno per avere l’eredità, poi la brutta scoperta per lei
Leggi anche: “Mi sento morire”: Cesara Buonamici, l’annuncio inaspettato della conduttrice
Alluvione in Toscana, perché tutti questi fenomeni violenti in Italia
Dopo l’alluvione in Toscana, ci chiediamo cosa accadrà ancora in Italia. A spiegarcelo è Mario Giuliacci. Il problema è la siccità che ha caratterizzato gli ultimi due anni. L’anticiclone nord-africano ha dominato a lungo portando tempo bello e soleggiato ma anche “tanto calore immagazzinato” nel suolo e nell’acqua, soprattutto nel “mar Mediterraneo Occidentale e nell’oceano Atlantico adiacente alla Francia”. Questo significa che “le perturbazioni atlantiche si caricano di calore più che nel passato dando luogo a questi fenomeni estremi”. (Continua dopo le foto)
In pratica, dopo che l’anticiclone africano ha riscaldato per bene il nostro Paese, ogni spiffero di aria fredda proveniente dal nord “ha dato luogo a tantissimi temporali di forte intensità”, ha spiegato Mario Giuliacci. Quest’anno è stato un continuo di eventi estremi perché il calore si è accumulato per due anni consecutivi “fino ad aprile del 2023”. Infatti già a maggio si è verificata l’alluvione in Emilia-Romagna. “Qualcosa è cambiato”, ha confermato Giuliacci perché “non era mai successo di avere siccità per due anni di fila”.