Mangia salume e si sente male, poi la tragedia: cosa dicono le indagini
La Asl dopo aver effettuato attività di prelevamento e campionamento degli alimenti presso l’abitazione della donna, come dicevamo, era riuscita ad individuare la presenza del batterio all’interno di un alimento acquistato presso una attività commerciale di Umbertide, ma prodotto e commercializzato da una azienda agraria della provincia di Arezzo. La Procura ha così delegato specifici accertamenti al Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Perugia disponendo l’acquisizione della cartella clinica. Inoltre sono stati ascoltati conviventi e altre persone in grado di fornire notizie utili. Acquisita l’intera documentazione insieme agli ulteriori accertamenti richiesti e arrivati dall’Istituto Zooprofilattico di Perugia, l’ufficio ha nominato due consulenti tecnici. (continua a leggere dopo le foto)
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Chiesto il rinvio a giudizio per il titolare dell’azienda produttrice per la presenza di un batterio
Come scrive «Leggo», i consulenti tecnici hanno depositato una relazione, concludendo che il decesso della donna era da ricondursi «ad uno stato settico provocato da una infezione da Listeria monocytogenens presente nella coppa di suino sulla quale sono stati eseguiti accertamenti da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Perugia». In conclusione, dopo il deposito della consulenza, per il titolare dell’azienda è stato richiesto il rinvio a giudizio.
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