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“L’Uefa dovrebbe indagare”: Inter-Barcellona, esplode la rabbia dei tifosi blaugrana

Anche l’arbitro sotto accusa: “Tutti i fischi erano per l’Inter”

Al centro delle polemiche anche la direzione in campo dell’arbitro Szymon Marciniak, accusato di aver favorito l’Inter nei momenti chiave. Il tecnico Flick è stato ammonito per proteste e ha avuto un colloquio molto acceso con il direttore di gara alla fine del primo tempo. “Gli ho detto quello che penso, ma non lo dirò qui”, ha dichiarato nel post partita. Anche diversi giocatori del Barcellona si sono uniti al coro di critiche. Eric Garcia ha ricordato con amarezza i precedenti a San Siro: “Non so cosa ci sia che non va in questo stadio. Sono venuto qui tre volte e per un motivo o per l’altro non è mai andata come doveva”. Pur sbagliando sul riferimento a Marciniak, il senso della frustrazione era chiaro. Ancora più duro Ronald Araujo, che ha puntato l’indice sull’azione del 3-3: “C’entra qualcosa l’arbitro? Credo di sì. C’era un fallo evidente su Gerard Martin”. Infine, Iñigo Martínez, autore di uno sputo gravissimo a Francesco Acerbi, ha affermato: “Tutti hanno visto che le decisioni sono andate in una sola direzione”. Parole pesanti, che potrebbero costare sanzioni disciplinari. (Continua dopo le foto)

Gli episodi incriminati: quattro casi e un’unica direzione

Sono almeno quattro gli episodi che hanno scatenato l’ira del Barcellona. Il primo, un fallo di mano di Acerbi nel primo tempo, giudicato involontario ma molto discusso. Il secondo, il rigore concesso all’Inter per un presunto fallo di Cubarsí su Lautaro: la decisione è arrivata dopo l’intervento del VAR, che ha ritenuto evidente il contatto. Poi, l’azione più controversa: un rigore assegnato al Barcellona per fallo su Lamine Yamal, poi revocato perché il fallo è stato giudicato fuori area dopo revisione al video. Infine, il presunto fallo di Dumfries su Gerard Martin poco prima del gol del 3-3 segnato da Acerbi: anche qui il VAR non è intervenuto. E il Barcellona si chiede: perché tutte le chiamate al monitor sono state contro di noi? Una domanda che campeggia in prima pagina sul Mundo Deportivo, che titola: “VAR solo contro di noi”. L’insinuazione è pesante: la partita sarebbe stata condizionata in maniera sistematica. Da Madrid a Barcellona, l’eco della polemica si fa sentire in tutta la Spagna. Alcuni analisti parlano addirittura di “conflitto d’interesse o incompetenza”. (Continua dopo le foto)

UEFA chiamata a intervenire: l’ombra lunga sull’Europa del calcio

A rendere ancora più delicata la situazione è il fatto che le accuse non arrivano solo dal campo o dalla stampa sportiva, ma da dentro lo spogliatoio e dai vertici del club. Secondo fonti vicine al presidente Joan Laporta, è già in preparazione una nuova segnalazione formale all’UEFA, che potrebbe aprire un’indagine interna. L’organo continentale, però, difficilmente interverrà pubblicamente su una partita regolarmente conclusa. Tuttavia, la reiterata presenza di arbitri contestati in match chiave rischia di minare la credibilità del sistema VAR, sempre più criticato dai club di élite. L’Inter, da parte sua, non ha replicato ufficialmente, lasciando parlare i fatti e il punteggio sul campo. Intanto, i nerazzurri si godono l’accesso alla finale di Champions League, dove affronteranno la vincente tra Manchester City e Real Madrid. Per il Barcellona, invece, resta l’amaro di un’eliminazione bruciante, segnata – a loro dire – più dalle decisioni arbitrali che dai propri errori. E ora si apre un nuovo fronte diplomatico tra UEFA e Barcellona, con in ballo non solo un reclamo, ma anche il futuro della gestione arbitrale europea. La sensazione è che questa semifinale entrerà nella storia, non solo per il calcio spettacolare, ma anche per ciò che lascerà dietro di sé: un dibattito aperto e una ferita ancora sanguinante.

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